CENNI STORICI
Del luogo, che ha restituito tracce di occupazione di epoca romana (Garione 1929, p. 4, Viale 1971, p. 53), si fa menzione per la prima volta nel 1159 (Panero 1985, p. 13) e compare con il toponimo Blanzay fra i possedimenti del ricco monastero di S. Genuario di Lucedio (Cancian 1975, p. 63). Bianzé fu per molto tempo sotto la dominazione dei Tizzoni di Rive, anche se una parte del territorio era tenuta dalla potente famiglia vercellese dei Bicchieri. Il borgo doveva essere già fortificato nel 1335 ed è assai probabile che lo fosse anche in precedenza. Nel 1362 le mura furono completamente distrutte nella guerra fra il marchese del Monferrato e i Visconti ed esse furono fatte ricostruire dal marchese Teodoro del Monferrato, entrato in possesso del territorio, nel 1387. Un gruppo di case posto a ovest dell'abitato conserva il nome di cittadella (Garione 1929, pp. 4-6). Il tracciato della cerchia muraria e dei bastioni, che hanno sostituito il piú antico recinto fortificato, è ancora rilevabile nell'impianto quadrato dell'abitato e nel profondo fossato che lo circonda (Dionisotti 1861, p. 82). ... Torrone dei banditi. Di una "Grangia e castello del Torrone" non si ha alcuna notizia documentaria e l'unica fonte che testimoni la sua esistenza è una stampa conservata presso l'Archivio di Stato di Vercelli, datata al 1688, dove essa compare, insieme con altre cascine, in una zona al confine fra i territori di Bianzé e di Carpeneto. Da un esame della cartografia territoriale attuale, dai riferimenti topografici e attraverso l'analisi dei toponomi ancora esistenti, si è ritenuto di individuare la località in un'area prossima alle attuali cascine Stroppei e Ariotta, dove, ancora alla metà del XIX secolo, era la cascina "Torrone dei Banditi", lasciando a successivi approfondimenti il compito di meglio chiarire l'origine e la funzione della struttura fortificata
Bibliografia e Sitografia
http://www.academia.edu/12388290/LUOGHI_FORTIFICATI_FRA_DORA_BALTEA_SESIA_E_PO
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