Beneceto (territ. di Parma, torrione)

CENNI STORICI

La torre, interamente in cotto, ha base di circa 10 metri di lato con un altezza intorno ai 12-13. Prima del restauro il torrione terminava con una corona di beccatelli, senza merlatura e senza copertura.

Ora è coperta da un tetto a quattro falde e, in posizione arretrata, fra la fascia sopra i beccatelli e la copertura vi è una serie di basse vetrate che gira tutto intorno.

Il feudo di Beneceto viene concesso a Cristoforo Valeri fra il 1410 ed il 1414. Secondo alcuni autori, nella seconda metà del ‘400 il torrione sarebbe passato a Pier Maria Rossi ma documenti citati dal Capacchi (Guglielmo Capacchi, op. cit., pp. 18-19) dimostrano che nel 1481 era ancora nella disponibilità’ dei Valeri. Oltre quella data non si hanno più notizie del torrione nè dei suoi possessori.

I Valeri entrano nella storia di Parma tra la fine del ‘300 e gli inizi del ‘400. Cristoforo Valeri, famoso uomo d’arme all’epoca, ricevette per servigi resi al Papa il feudo di Beneceto. Cristoforo è ricordato nelle cronache per avere in Parma una splendida dimora, dove riceve ospiti illustri e potenti come Uguccione dei Contrari, Conte di Vignola e condottiero di Nicolò III d’Este e Pandolfo Malatesta. Nel 1418 Cristoforo Valeri e i suoi figli vengono imprigionati dagli Estensi (Pezzana, Storia della Città di Parma continuata da Angelo Pezzana, t. II, Ducale Tipografia di Parma, 1842, p. 176) per una congiura e in seguito Cristoforo è bandito e i beni parmensi confiscati.

Che i beni fossero ingenti lo testimonia il fatto che nel trattato di pace del 1420 fra Filippo Maria Visconti e Nicolò III d’Este fra le varie clausole relative al passaggio ai Visconti di terre e beni, si parla esplicitamente delle case e dei possessi in Parma e nel parmense del Marchese (d’Este) già appartenuti a Cristoforo Valeri (Bandini - Gamberini, Medioevo Reggiano, Franco Angeli Storia, 2007, p. 309).

Dopo il ritorno a Parma nel 1422, la famiglia Valeri inizia la decorazione della cappella di famiglia nel Duomo di Parma, affidandone l’esecuzione al più noto pittore parmense dell’epoca: Bartolino de’Grossi. Nel 1435 Andrea Valeri, figlio di Cristoforo, riceve da Filippo Maria Visconti il feudo di Baganzola col titolo di Conte (Pezzana, op. cit., p. 347).

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

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CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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