Belmonte Piceno (castello, torre di San Simone)

CENNI STORICI

Belmonte Piceno è collocato su una dorsale collinare a cavallo tra il fiume Ete Vivo e il Tenna. Le sue origini sono attribuibili alla popolazione preistorica dei Piceni; nel territorio belmontese sono infatti state trovate circa trecento tombe datate attorno al secolo VIII a.c., contenenti numerosi e preziosi ritrovamenti, come monili, vasellame in ceramica, armi e oggetti in ambra, per la cui produzione Belmonte era un centro notevole. Nel 269 il territorio, crocevia dei traffici, aveva raggiunto un elevato grado di prosperità e fu conquistato con le armi dai Romani, i quali vi stabilirono una colonia di cui restano le tracce nei ruderi e in un'epigrafe su marmo bianco incastonata nella facciata della chiesa romanica di Santa Maria in Muris. La chiesa, denominata anche di San Simone, fu costruita dai monaci farfensi, tra il 936 e il 962, sulle rovine romane; in essa è evidente che la torre quadrangolare, facciata della struttura, sia un torrione di vedetta facente parte della cinta fortificata romana che correva lungo la dorsale collinare. Il dominio farfense è testimoniato da un registro del secolo XI e furono essi a dare l’attuale nome al castello feudale presente sulla vicina altura risalente anch’esso ai secoli X e XI. Nel XIV secolo Belmonte fu un notevole centro del commercio fermano,proteggendo con le mura esterne, il centro urbano, mentre nel territorio si diffondevano le case rurali e le chiese di campagna. Il centro storico nel suo aspetto attuale complessivamente è di origine sette-ottocentesca, tranne la presenza di alcune mura di cinta datate attorno al XV secolo. Nella piazza principale si trovano il Palazzo Mandolesi-Ferrini, quello Nobili e la chiesa parrocchiale di San Salvatore, nella quale è conservata una statua lignea del XV secolo, una croce stazionale in argento sbalzato del sec. XVII ed un prezioso reliquiario della Santa Croce.

Bibliografia e Sitografia

https://www.provincia.fermo.it/comuni/belmonte-piceno

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PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

X sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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