CENNI STORICI
Castello. I vescovi di Torino, dopo l'invasione dei Longobardi, godettero di una certa indipendenza, in quanto i re e gli imperatori esercitavano sulla città un potere puramente nominale. Però per difendere la città dovettero affidarsi a qualche potente vassallo. Fu così che il vescovo di Torino, Arduino di Valperga, nominò Federico Piossasco, primo signore di Beinasco attorno all'anno 1200. Federico diede origine al ramo Piossasco De' Federici. La città di Torino, che frattanto si era costituita in comune libero, si sentiva danneggiata dai mercanti che transitavano per Beinasco senza pagare il pedaggio e venne quindi nella determinazione di farsi cedere da Federico Piossasco il Castello mediante una ricompensa in denaro e l'investitura del Castello, villa e luogo di Beinasco per lui e per i suoi successori. L'atto venne stilato il 22 giugno 1239 ed il 16 luglio dello stesso anno, Giovanni figlio di Federico confermò la donazione fatta dal padre. Il Castello venne poi in possesso del conte spagnolo Lovensito, sembra nel 1325. Poi per un lungo periodo non si conoscono più i successori. Solo nel 1584 risulta che Beinasco era dominio feudale dei signori Erminio Cesare e fratelli De' Federici di Piossasco. Nel 1753 ritroviamo un Carlo, figlio di Giuseppe Antonio, sempre nel ramo De' Federici, che riceve l'investitura di Beinasco. Nel corso dei secoli il Castello subì incendi, devastazioni e rimaneggiamenti. Il Castello fu di architettura guelfa. Della costruzione originale conserva ancora alcune bifore che guardano verso il Sangone. I ruderi che si affacciano sul viale rappresentano la porta d'ingresso, anticamente cinta da fossato e ponte levatoio.
Torre. In epoca medioevale Beinasco fu sottoposta prima all'autorità dei Signori di Piossasco, poi dei principi D'Acaia (ramo collaterale della famiglia Savoia) e infine, dopo il 1360, al controllo diretto dei Savoia. Della cinta muraria del castello, costruito nel XIII secolo, si è conservata solo una porta sull'attuale Corso Cavour (torre).
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI