Battipaglia (torre sul Tusciano)

CENNI STORICI
Sul litorale di Battipaglia, adiacente alla località "Picciola", sorge una massiccia torre a base circolare che, dal rifacimento della parte superiore, si evince sia stata adibita ad abitazione. Questa torre è citata in numerosi documenti, conservati all'archivio diocesano di Salerno, in cui è menzionato l'anno di costruzione, il 1563. Il viceré di Napoli, viste le frequenti incursioni saracene delle coste, dal 1534 al 1552, ordinò la costruzione di posti di avvistamento che potessero dare in tempo l'allarme e permettere alla popolazione di rifugiarsi sulle colline. Queste torri si ergevano a breve distanza tra loro cosicché i custodi, avvistando navi nemiche, potessero unitamente agire per preservare la tranquillità del territorio, comunicando con segnali di fumo di giorno e con il fuoco durante la notte. Secondo il sopracitato documento furono costruite, nel 1553, sette torri da Salerno ad Agropoli, mentre nell'anno seguente ne furono ordinate diciannove da ubicare dal territorio di Agropoli fino ai confini della Calabria. In totale, esse erano circa novantatre. La forma tradizionale delle torri era quadrangolare, ma non mancarono quelle cilindriche ( come quella che stiamo considerando) le quali dovettero sorgere prima del 1566. Cessato il pericolo dei pirati, la torre servì quale dimora del fante sanitario di Eboli, il quale nel 1859 ancora ivi risiedeva. Anche oggi la torre è abitata e reca, posta lungo le sue mura, una lapide del XV sec. che fà riferimento all'assegnazione di terreni ad un tal "Longo" per meriti militari. La lapide, rinvenuta nei terreni circostanti, è stata qui murata dagli attuali proprietari della torre. Nell'800 vi era una seconda torre sita tra la località Aversana e la zona Lago, oggi scomparsa.
Bibliografia e Sitografia
https://www.secretvillage.it/segreti/battipaglia/torre-sul-tusciano https://www.paesionline.it/italia/monumenti-ed-edifici-storici-battipaglia/torre-sul-tusciano
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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