CENNI STORICI
Il palazzo si apre su uno dei corsi principali della città di fronte a palazzo Gentile. L'edificio risale con certezza alla fine del XVI secolo, i documenti dicono infatti che esso nel 1599 apparteneva alla famiglia Marulli. L'edificio, oltre alla eccezionale bellezza, ritrovata dopo recente restauro, possiede per Barletta un significato storico particolare: esso ha ospitato i sovrani del periodo francese del Regno di Napoli, Giusappe Bonaparte nel 1807 e Gioacchino Murat nel 1813. Il piano terra, rivestito a bugnato a fasce orizzontali alternate (sporgenti e rientranti) è scandito da quattro portoni. Il principale, con arco a tutto sesto, immette nel cortile centrale, su cui si aprono numerose botteghe. Anche gli altri portali della facciata hanno la funzione di botteghe in stile cosiddetto "alla romana". Il piano superiore, diviso da una cornice marcapiano, è compartito da sei lesene con basamento in pietra e coronate capitelli compositi. Vi si aprono cinque finestre-balconate sormontate da corone di alloro. Il medesimo motivo di lesene e finestre prosegue sulla facciata laterale affacciata sullo slargo di San Domenico. La facciata termina in un aggettante cornicione.
Bibliografia e Sitografia
http://www.comune.barletta.ba.it/luoghi/palazzi/croce/croce.html
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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IMMAGINI