Barcaglione (fraz. di Falconara Marittima, ruderi del castello)

CENNI STORICI

Il castello di Monte Barcaglione viene citato per la prima volta nel 1356, quando compare tra i castelli sotto la giurisdizione della città di Ancona. Nel 1376 il fu raso al suolo dalla compagnia del conte Lucio, pagato da Barnabò Visconti e dalla Repubblica Fiorentina in lotta contro la Chiesa e il materiale edilizio venne riutilizzato per consolidare le mura del non lontano castello di Falconara . Queste le notizie ufficiali sul castello, anche se nel 1914 nell'allora "Ordine. Corriere delle Marche", don Cesare Posti scriveva: "pare che il Monte Corrusco i monaci di San Giovanni in Pennocchiara locassero a famiglia anconetana, quella dei Brancaleoni, che eressero il castello agli inizi del secolo XII, lo trasformò in feudo e fece passare alla storia col nome di Castellare Brancaleone". Il prelato descrive minuziosamente quello che del fortilizio rimaneva nei primi del '900: "fra i ruderi che conservano ancora la pianta quasi integra di un quadrangolare castello, irrobustito ai quattro angoli orientati da quattro torri massicce e dagli avanzi di una porta turrita". Don Cesare Posti non ha mai fatto menzione precisa dei documenti dai quali attinse queste informazioni, che pertanto non possono essere prese per certe. Vero è che l'altura dove venne costruito il castello di Barcaglione in origine si chiamava Corrusco, perché non pochi sono gli storici locali che attribuiscono tale toponimo a un monte non lontano dal fundo Falconio (odierna Falconara). Dopo il 1378 del castello di Barcaglione non si hanno più notizie storiche anche se nelle sale dei Musei Vaticani a Roma in cui sono dipinte le rappresentazioni cartografiche delle proprietà dello Stato della Chiesa nel XVI secolo si vede raffigurato, in uno dei colli limitrofi alla città di Ancona, Barcaglione, che appare chiaramente come un piccolo borgo fortificato con un alta torre laterale e una maestosa porta turrita. I resti visibili fuori terra del castello di Monte Barcaglione sono costituiti da una torre quadrata, di circa 5,9 metri di lato e da quattro tronconi murari di cui uno, il più meridionale, inglobato in una cisterna di cui non possiamo escludere una datazione all'età medievale. Le strutture meglio conservate, il setto murario più settentrionale e la torre, presentano una base in calcare, con una leggera scarpa nel caso della torre, e un elevato costituito da un paramento in laterizi e nucleo in calcestruzzo. Delle altre strutture presenti nel sito, giunte in un pessimo stato di  conservazione, si conserva unicamente il nucleo in calcestruzzo.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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