CENNI STORICI
Il castello duecentesco, ristrutturato nel Quattrocento è ancor oggi circondato da una muraglia con scarpa, munita di quattro fortificazioni d'angolo e culminante in un imponente mastio sopraelevato, attualmente definito "'l Torrione". I due piccoli torrioni del lato Nord sono sostanzialmente integri, presentano ancora la postazione degli artiglieri, le merlature o le bocche da fuoco per colubrine o archibugi; l'alta torre di SO è stata invece ricostruita negli anni '60 in luogo di un precedente torrione quattrocentesco diroccato in seguito ai bombardamenti della Guerra di Liberazione. Il basamento di una quarta casa-torre è ancor oggi in parte visibile in prossimità del vertice angolare del settore orientale delle mura. Il mastio o 'arce', come veniva definito nei documenti coevi, difendeva l'attigua sede del signore locale - normalmente l'abate - o dei suoi rappresentanti, ma sovrastava tutti i lati del castello e poteva battere la campagna circostante con i due mortai di cui era munito. Due ponti levatoi chiudevano gli accessi principali, costituiti a Sud dalla Porta Roma, presso il Palazzo Abbaziale, e a Nord dalla porta dell'arco di Santa Barbara prospiciente un profondo fossato oggi colmato. Il castello, conteso da Guelfi e Ghibellini per la sua inviolabilità, fu teatro di due vincenti azioni difensive nel 1461 e nel 1517, rispettivamente di fronte alle truppe assedianti di Sigismondo Malatesta, signore di Rimini, e di Francesco Maria Della Rovere, duca di Urbino
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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SITO UFFICIALE
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