Badalucco (fortificazioni, porte)

CENNI STORICI
«Dell'antico castello e delle mura medioevali di Badalucco non rimangono che poche tracce: sulle rovine del maniero venne edificata, nel Seicento, la chiesetta di San Nicolò. Dell'apparato difensivo non rimangono che poche tracce riconoscibili nelle cinque porte della città: la porta di San Rocco, con sbarramento e piccolo corpo di guardia (attuale cappella di San Rocco); la porta del Poggetto, con l'antica torre ora ridotta ad abitazione ma recante i cardini e le aperture delle feritoie; la porta di Santa Lucia, sul ponte omonimo, la porta del Beo con cardini e buchi per le chiusure, e la porta della Castella, pure con tracce di sistemi di chiusura. Caratteri tardomedievali presentano i due ponti più antichi sull’Argentina, entrambi articolati in una grande arcata centrale fatta di pietre squadrate con accuratezza: quello detto della Madonna degli Angeli che ha preso nome dall’adiacente santuario seicentesco e quello di Santa Lucia, ingentilito dalla cappella porticata dedicata a questa santa (1606), soluzione urbanistica che poneva il ponte sotto una protezione sacra e al tempo stesso provvedeva la città di una sorta di ingresso monumentale. Il Quattrocento è il tempo in cui si definisce buona parte del tessuto urbano di Badalucco: le case in pietra, spesso intonacate, tendono ad assieparsi lungo i principali assi viari: quello longitudinale che percorre il paese da nord a sud (attuali vie Antonio Boeri e Marco Bianchi), e quello trasversale, perpendicolare al precedente, che si dirige verso il ponte di Santa Lucia. Passeggiando in via Ponte ci si rende conto di come questa strada servisse ad un tempo per il lavoro, il commercio e la rappresentanza (non per niente, forse, è qui che si concentrano le ceramiche degli artisti di oggi); vi si affacciano ancora resti di antiche botteghe, con il banco in pietra accanto all’ingresso e vi si trovano i portali più interessanti e ambiziosi della cittadina, che evidentemente distinguevano le abitazioni dei maggiorenti».
Bibliografia e Sitografia
http://www.valleargentina.it/pagine/snicolo_c6.html
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