ATINA (palazzo ducale Cantelmo)

CENNI STORICI

«Il Palazzo Cantelmo, detto anche palazzo ducale, fu costruito dopo il terremoto del 1349, nello stesso luogo dove era posta la rocca dei d’Aquino. Attualmente è sede del comune. Ha avuto nel corso del tempo diversi restauri. La facciata presenta 2 torrioni, di cui solo il destro è compiuta, bifore gotiche e rosoni. Sul portone d’ingresso è raffigurato un bassorilievo romano. All’interno è presente la cappella di Sant’Onofrio. A pianta quadrangolare, presenta, sugli spigoli del lato est, due torri a base rettangolare. I dettagli della facciata principale, posta su piazza Saturno, ci fanno capire immediatamente lo stile gotico del tempo nel quale fu costruito. Al centro c’é un portale d’ingresso alto 5 m. racchiuso in un caratteristico arco acuto realizzato in blocchi di travertino. Al di sopra dell’arco è posto un fregio romano del periodo imperiale. Ai lati si notano una statua di togato con testa non pertinente databile al II sec. d.C. e una iscrizione romana con fregio dorico. Le tre bifore al piano nobile sono originali dell’epoca di costruzione del palazzo; sotto ognuna di esse è posta una piccola feritoia. Il palazzo, oggi monumento nazionale e sede municipale, custodisce al suo interno alcuni ambienti rimasti quasi intatti, come ad esempio la cappella dedicata a Sant’Onofrio. Quest’ultima, di forma rettangolare absidata, conserva decorazioni pittoriche parietali del XIV secolo raffiguranti la Madonna col Bambino e san Giovanni Battista, Cristo in gloria e i santi Onofrio, Giovanni evangelista e Michele arcangelo. All’interno del salone di rappresentanza, si può contemplare un imponente mosaico a tessere bianche e nere rinvenuto in Via Virilassi nel 1946, rappresentante quattro guerrieri armati. Il palazzo, dopo aver conosciuto i fasti della potenza medievale, era decaduto sotto il principe di Maddaloni Diomede Carafa che lo aveva spogliato delle sue opere più belle. Così deturpato servì da abitazione per maestri da campo, luogotenenti e capitani della casa ducale. In seguito fu adibito a carcere mandamentale, mentre il salone fu restaurato, agli inizi del 1900, dal “primo magistrato cittadino” Giuseppe Visocchi e trasformato in teatro e sala conferenze. Ancora oggi esso è sede di mostre, conferenze e manifestazioni varie. Al centro dell’edificio è posto il cortile interno, oggetto dell’ultimo restauro del 2009, caratterizzato dalla presenza della pavimentazione antica e della scala modificata nel dopo guerra».

Bibliografia e Sitografia

http://valledicomino.com/place/palazzo-ducale-cantelmo-di-atina

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.