CENNI STORICI
«L’area è di particolare interesse, in quanto in epoca preromana e romana questo sito costituiva l’Arx, difesa da una estesa cinta muraria in opera poligonale di cui sono visibili ancora oggi ampi tratti relativi a due circuiti: uno esterno che comprende il Monte Morrone, il Monte Prato e il Colle, ed uno interno a difesa della collina stessa. Si può parlare di Atina come dell’estremo e forse più importante baluardo Sannita a difesa delle vie di accesso al Sannio provenienti da Cassino e da Sora. Nel medioevo e fino al terremoto del 1349, il colle continuò ad essere utilizzato in funzione di difesa quale castrum. Sono ancora visibili i resti della rocca, della torre maestra e della torre a gola pentagonale. LE MURA MEDIEVALI DI CANCELLO. Le fortificazioni medievali di Cancello erano poste a difesa del passo tra la Terra di San Benedetto e lo Stato di Alvito e servivano ad impedire l’ingresso verso meridione all’esercito nemico. La prima menzione a livello documentario riguardante il passo risale al 1140 quando è nominato nello strumento di Ruggero II. Se in questa prima testimonianza esso è strettamente collegato ad una funzione doganale, nelle successive prevale l’aspetto militare: nel 1193 lo sbarramento era dotato già di una porta e di proprie fortificazioni, mentre nel 1412 fu testimone dell’eroica resistenza del re Ladislao contro l’esercito di Luigi II. Nel 1660 appariva come” fortissima ed alta muraglia, con le sue torri, nel cui mezzo vi è una porta detta cancello che con porta ferrata serrava l’intrata a sicurezza dello stato.” Attualmente i resti consistono in una porta a tutto sesto e dal tratto murario che si inerpica sul pendio di monte Prato, dotato di due torri circolari. Nel 1349 il primitivo borgo medievale di Atina fu distrutto da uno spaventoso terremoto. A seguito di ciò gli atinati abbandonarono il castrum di Santo Stefano e si trasferirono sul Colle turris - sito di un precedente nucleo fortificato - secondo i nuovi canoni urbanistici importati dai Cantelmo. Nella seconda metà del XIV secolo fu costruita una nuova cinta muraria munita di numerose torri che, insieme al fossato, assicuravano la difesa della città. Delle tre porte di cui era fornita rimane solo la Porta di Santa Maria, che mantiene ancora la sua struttura originaria a sesto acuto ribassato».
Bibliografia e Sitografia
http://www.comune.atina.fr.it/index.php?id_sezione=3219
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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