Arquata del Tronto (porta di Sant’Agata)

CENNI STORICI

Durante il Medioevo la cittadella di Arquata era circondata da due fasce murarie: la prima correva intorno al castello (e ancora oggi il versante Nord della stessa è assai ben conservato) mentre della seconda, che si sviluppava intorno all’abitato, è rimasta solamente la porta principale di accesso: Porta Sant’Agata. La costruzione si eleva in direzione della Salaria e del paese di Spelonca. Risulta essere ben conservata e si compone di due soli corpi di fabbrica di semplice architettura, con altezze diverse, realizzati in conci irregolari di pietra arenaria locale. Gli unici conci regolari presenti sono quelli che compongono l'arco a tutto sesto della costruzione più bassa. Nelle sue immediate vicinanze, nascoste tra la vegetazione si osservano i resti delle mura che circondavano Arquata. Posizionati sulla facciata esterna della porta, rispetto al borgo, si evidenziano due stemmi del XVI secolo. Quello alloggiato sopra l'arco, verso il lato sinistro, si presenta a forma di scudo e nel suo campo si vede raffigurata un'aquila fissante un sole movente dal cantone sinistro dello scudo stesso. Questo simbolo appartenne alla famiglia norcina dei Quarantotto. L'altro stemma, sempre inciso su pietra, propone un cassero merlato alla ghibellina, con torre centrale ed un sinistrocherio che esce dalla base della torre ed impugna una spada alta in palo. Questo probabilmente appartenne alla famiglia norcina dei Passerini.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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