Arcevia (palazzi: Anselmi, della Duchessa, Mannelli)

CENNI STORICI

Risalendo si raggiunge la maggiore via cittadina, Corso Mazzini, denominato nel ‘500 “strada principale”, dove si affacciano gli edifici più importanti della città. All’inizio, muovendosi da est verso ovest, incontriamo sulla destra il Palazzo della Duchessa (I metà sec. XVII), così detto perché fu residenza estiva di Livia della Rovere: da notare la facciata sobria ed elegante con finestroni rettangolari dell’epoca, il portale semplice in pietra serena e, all’interno, il pavimento a mattonelle romboidali, i bei portali con iscrizioni latine e, soprattutto, una splendida scala a chiocciola in pietra che collega i tre piani del palazzo. ... Ritornando indietro in Corso Mazzini, e proseguendo in direzione della piazza centrale, incontriamo sulla sinistra la splendida facciata in cotto del Palazzo Anselmi (secc. XV-XIX) - che conserva al suo interno una ricca biblioteca di autori locali e una notevole collezione pittorica di artisti del luogo - e subito dopo il Complesso di S. Francesco, attestato dalla fine del XIII secolo, quando i francescani decisero di edificare un loro convento all’interno del centro storico. ... Proseguendo, sulla destra, scorgiamo Palazzo Mannelli poi Pianetti, splendida costruzione tardo rinascimentale, tra le più belle della provincia, attualmente occupato dal “Circolo di lettura e forestieri”. Fatto costruire nella seconda metà del secolo XVI dal vescovo di Nocera, Girolamo Mannelli, e dal nipote Flaminio, esponenti della nobile famiglia originaria del luogo, il palazzo passò in proprietà ai marchesi Pianetti di Jesi nel ‘700. La splendida facciata severa ed elegante è adorna di un bel portale con lo stemma gentilizio. Interessante l’interno con decorazioni parietali a stucchi ed intarsi, panneggi, porte decorate e grandi camini d’epoca. Da notare nel salone d’ingresso due grandi tele a carattere mitologico di buona fattura ma di autore ignoto (sec. XVII).

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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