Arcevia (borgo)

CENNI STORICI

L’antico nome di Arcevia è Rocca Contrada, probabilmente originato dal nome del possidente del primitivo insediamento fortificato: un documento del 1147, infatti, nomina la Rocka de Contrado, cioè Rocca di Contrado o Corrado. Nel 1817, Pio VII attribuì a Rocca Contrada il nome fittizio di Arcevia (latinizzazione del nome medievale: "arx" per rocca e "contrada" per via), basandosi su notizie e documenti falsati nel secolo precedente dagli eruditi locali. ... L’origine del centro abitato di Arcevia risale – secondo la tradizione – all’epoca dell’invasione dei Franchi guidati da Carlo Magno (VIII/IX sec. d.C.). In verità, la prima notizia di un centro fortificato sul Monte Cischiano è del 1130. Lo sviluppo di questo primitivo abitato, che sorgeva nei pressi dell’attuale Porta di S. Lucia, ebbe inizio con la nascita del Comune (1201), che prese poi il nome di Rocca Contrada; fu un'espansione rapida, che permise il saldarsi, tra ‘200 e ‘300, con i resti dell’altra fortificazione dal nome Turris Rupta, esistente sin dal XII secolo sulla sommità opposta del crinale (l’attuale terzo piano del Giardino “Leopardi”), dove sarà poi edificato il cassero. Lacerato dalle lotte di fazione interne per la forte presenza di famiglie signorili, il comune attuò comunque una forte politica di conquista assoggettando molti castelli e ville. Dalla fine del ‘200 si schierò con la Chiesa, di cui divenne importante presidio strategico. Solo per un breve periodo ritornò possesso dei filo-imperiali: nel 1326 venne occupata dai ghibellini fabrianesi che instaurarono la signoria dei Chiavelli. Il dominio durò fino al 1338, quando Alberghetto, figlio di Tommaso, fu costretto a restituire al Comune il controllo del cassero e a rinunciare alla signoria. Questo non offuscò la rilevanza politico-militare del centro montano testimoniata dai dati della Descriptio Marchiae Anconitanae, fatta redigere dal Vicario Pontificio Cardinale Albornoz nella seconda metà del ‘300, dove Rocca Contrada compare tra le città “mediocres”, quinta per importanza tra quelle dell’attuale provincia di Ancona, con una popolazione di 1.200 fuochi (circa 5.000 persone). Agli inizi del ‘400, a causa della sua posizione strategica, divenne campo di contesa fra i Malatesta e Braccio da Montone, sotto la cui signoria si pose fino al 1424. Dopo un breve periodo in cui Rocca Contrada ritornò possedimento della Chiesa, Francesco Sforza la occupò nel 1434 e vi instaurò il suo dominio fino al 1445, quando un forte esercito guidato da Sigismondo Malatesta, alleatosi con il papa, liberò definitivamente il castello.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.