CENNI STORICI
«Databile alla seconda metà del XVI sec., l'insediamento sorge e circa 2 Km. dalla cittadella fortificata di Acaya, sulla strada che conduce al mare, e si inserisce in quel fitto disegno difensivo che interessa il territorio compreso nel triangolo Lecce-S. Cataldo-Roca Vecchia. La mole massiccia della torre è appena alleggerita dal raffinato disegno della cornice che delimita il parapetto. Ampi locali coperti da eleganti volte si dispongono su due piani collegati internamente da una scala in muratura che si interrompe in prossimità del ballatoio del primo piano per dar luogo ad una sorte di ponte levatoio. Nello "Inventario ed annotazione generale de' corpi feudali e burgensatici del feudo terra di Acaya" del 1776, la troviamo così descritta: "Situata mezzo miglio distante dall'abitato della terra di Acaya, consiste in casamenti, cioè camere due sottane, tre soprane, rimessa, molino in ordine, due tagliere, forno coverto, scernituro, capanne di bovi, curti, puzzo, pile per adacquare le bestiami e per uso della masseria con giardino murato, con vari alberi comuni, e con stradone in frontespizio a detta Masseria, con alberi di celsi e di fiche nei lati e una nevera atta a conservare la neve". La neviera è ricavata in un locale sotterraneo scavato nella roccia a forma di grotta. In questo locale durante l'inverno, veniva raccolta tutta la neve disponibile che, una volta solidificata, era confezionata in piccoli box mantenuti divisi con paglia o foglie secche. Quando, per ragioni climatiche, la neve non cadeva, questa era importata dalle località montane della Calabria o della Lucania con conseguenti ingenti spese di trasporto che solo alcuni latifondisti potevano permettersi».
Bibliografia e Sitografia
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Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI