CENNI STORICI
Vitulano è un centro di montagna, sorto nel medioevo in un territorio popolato fin dall'antichità; l'economia locale poggia prevalentemente sulle tradizionali attività rurali. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico particolarmente vario; una sensibile escursione altimetrica si registra inoltre tra la cima del monte Camposauro (1.390 metri di quota) e la cosiddetta Valle Vitulanese. Quest'ultima, distesa ai piedi dell'abitato e composta da basse colline poste a coltura, è disseminata di casolari incastonati nel verde e rappresenta uno dei più bei paesaggi della provincia. I rilievi montani, dalle cime spoglie e rocciose, presentano pendici ammantate di una folta vegetazione di faggi e macchia mediterranea.
Secondo alcuni studiosi è sorta sulle rovine dell'antica città di Vitalium o della Volana sannita; è certa comunque l'esistenza di un insediamento di origine preromana. In epoca normanna costituiva uno dei trentasei casali della Valle Vitulanese. Nel 1440 fu teatro di una battaglia tra Alfonso d'Aragona e Renato d'Angiò. Dopo il terremoto del 1456, che distrusse Tocco, allora capoluogo della valle, acquisì maggiore importanza: si costituì infatti lo stato di Vitulano, governato dalla famiglia Acquaviva. Nel 1496 questo venne occupato dai francesi di Carlo VIII, che, dopo essere entrati vittoriosi a Napoli l'anno precedente, tentarono invano di impadronirsi di Benevento. Nel 1688 un sisma causò molti crolli e danni, nel 1732 un secondo sisma colpì fortemente l’abitato: tutte le case e le chiese risultarono lesionate. Successivamente fu feudo dei Carafa, dei D'Avalos d'Aquino, dei Sellarulo, dei Cavaniglia e dei D'Avalos d'Aragona, che la amministrarono fino all'eversione della feudalità (1806); il terremoto del 1805 causò danni all’abitato. Splendidi affreschi di scuola senese del Quattrocento sono conservati nella basilica della Santissima Annunziata, con annesso convento francescano, edificata nel 1440 da San Bernardino da Siena e affiancata da un campanile e da una cappella settecentesca. È del XVIII secolo la collegiata della Santissima Trinità, a cupola poligonale e campanile in stile vanvitelliano. La chiesa di Santa Maria Maggiore custodisce tavole e affreschi di pregio. Vi sono inoltre numerosi palazzi signorili di varie epoche. Nel 1930 un terremoto causò lesioni in 15 case.
Bibliografia e Sitografia
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1500916844
https://www.comune.vitulano.bn.it/vivere-il-comune/beni-ambientali/
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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IMMAGINI