Castelcivita (torre angioina)

CENNI STORICI

«Maestoso monumento alto 25 metri, posto nel punto più alto del paese e dominante tutta la sottostante valle del Calore. Incerta la sua data di costruzione anche se l'ipotesi più autorevole la vuole edificata dai Francesi tra il 1268 e il 1284. Questo edificio è legato ad uno dei più noti avvenimenti del nostro passato, i Vespri siciliani, che fecero di questo paese la punta più avanzata della penisola nella sanguinosa insurrezione. In quel periodo Castelcivita era chiamata Civita Pantuliano. Scoppiata nel 1282, la rivolta siciliana si allargò sul continente ed i Siculi-Aragonesi inviarono contro gli Angioini di Napoli dei guerrieri detti Almugàveri. Questi assediarono il paese e ne fecero un covo fortificatissimo che, data la sua posizione orografica, era quasi inespugnabile. Per tale motivo costituiva un ostacolo per gli Angioini che dovevano accorrere in aiuto dei Francesi in Sicilia. L'inevitabile scontro si tramutò in un assedio che solo dopo tre anni Carlo Martello risolse a favore degli alleati napoletani. La Torre, da tempo irresistibile richiamo turistico, si sviluppa su pianta circolare con diametro di circa quindici metri. Un primo vano, contenuto nella scarpata, diventava all'occasione prigione o deposito mentre in un secondo vano (praticamente il primo piano) si svolgeva la vita del feudatario. Al di sopra di questo sono presenti altri due vani il cui accesso era presumibilmente consentito con scale di legno o funi». 

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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