CENNI STORICI
«L'antico borgo racchiude una magnifica piazza su cui si affaccia il palazzo ducale con le sue torri e con il suo cortile ricco di affreschi e statue marmoree. Presumibilmente fondata dagli abitanti di Civitella intorno al IX-X secolo, la tradizione le attribuisce il nome originario di Tolve, dal latino terra ulvae o terra dell'ulva, pianta palustre che evidentemente coesisteva ai canneti cui fa riferimento il nome attuale del paese. Cannalonga assunse grande importanza intorno al 1450 perché sede di un grande mercato settembrino, la Fiera di Santa Lucia, che si tiene tuttora e che ancora richiama tantissimi curiosi da tutta la provincia e non solo. Ma la fama del piccolo centro è dovuta soprattutto al fatto di essere stata sede del Banco della Giustizia che, dal 1546, ebbe giurisdizione su gran parte del Cilento montano. La terra di Cannalonga andò in dote al nobile di origine spagnola don Toribio Alfonso Mogrovejo nell'anno 1680. Il membro più illustre della nobile famiglia fu Toribio, arcivescovo di Lima e Primate del Perú che, morto nel 1680 fu beatificato e divenne il Santo Patrono del paese. La ricorrenza viene ancora festeggiata ogni anno il 23 marzo. Cannalonga, diventato comune autonomo nel 1806, dal 1928 al 1946, fu temporaneamente aggregata a Vallo della Lucania. Addentrandosi nel centro abitato, il cuore del paese è costituito dalla piazza centrale, dove si affacciano la Chiesa di Santa Lucia, che presenta un portale cinquecentesco, ed il possente Palazzo Mongrovejio. ... Ma è la struttura architettonica, appariscente per la sua mole, di palazzo Torrusio a destare l'interesse maggiore, dopo aver svoltato per un vicolo che finisce diritto in piazza e aver varcato l'arco d'ingresso che unisce le due ali dell'attuale costruzione».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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IMMAGINI