CENNI STORICI
«Le notizie sul palazzo sono molto scarse e non permettono una ricostruzione. Sembra che siano stati i Pagano a darne la prima impostazione, sulla quale si è poi sviluppato il restauro fatto al tempo di Michele II Imperiali nel 1693, come è ricordato in un’epigrafe sull’architrave della porta di accesso ai vani superiori. La famiglia Imperiali, originaria di Genova, ha rappresentato una delle famiglie più potenti del XVIII secolo. Furono del resto proprietari di un vastissimo feudo e governarono su Francavilla, Oria, Latiano e Avetrana con il titolo di principi di Francavilla e marchesi di Oria. Gli Imperiali costruirono e/o recuperarono anche diversi palazzi, nelle varie zone di loro pertinenza, tra cui quello Imperiali di Avetrana, Da una ricerca di Michele Paone è scaturito che all’interno del palazzo si trovavano diciotto ritratti di cardinali, nove ritratti di pontefici e cardinali, quattro grandi carte geografiche rappresentanti l’Europa, l’Asia, l’Africa e l’America. Il palazzo si sviluppa intorno a una corte a pianta quadrangolare, l’attuale corte Nazario Sauro, al cui interno una monumentale gradinata porta ai vani superiori. Il Palazzo, dopo l’abbandono, insediato successivamente dai conti Filo il cui stemma campeggia il portale bagnato, fu diviso fra diversi proprietari. Informazioni. Il portale è sito in larghetto Michele Imperiale con atrio ad arcate e scalinata sito in corte Nazario Sauro» - «DESCRIZIONE ARCHITETTONICA STRUTTURALE: Il palazzo ancora oggi pur manipolato negli anni, conserva le caratteristiche stilistiche fondamentali del periodo in cui fu edificato. La facciata è definita da un grande portale, caratterizzato da un singolare bugnato contornato da due colonne a fasce orizzontali a rilievo, che ben si armonizzano con il bugnato; come i capitelli compositi reggono la trabeazione, all’interno della quale è incastonato lo stemma nobiliare della famiglia Imperiali. Il sovrastante timpano tronco aperto incastona, invece, una finestra con cornice modanata e aggettante mensola, sorretta da peducci a volute. Esso immette in un penetrante androne, coperto da volta a crociera, che porta nell’ampio cortile, intorno al quale si sviluppa l’edificio, a partire dallo scalone che dà l’accesso al piano nobile. Questo è costituito da un’ampia scalinata, porticata, coperta da volte a crociera, sorrette da possenti pilastri e contornata da una balaustra . Una serie di arcate, che lasciano intravedere le scalone dal cortile, creano una sorprendente spazialità scenografica. NOTIZIE STORICHE E ARTISTICHE: Il Palazzo Imperiali prende il nome proprio dagli ultimi signori di Avetrana. Fu fatto edificare da Michele Imperiali nel 1693. Essi utilizzarono la struttura non in modo continuo, ma limitatamente ai periodi di caccia e a quelli incentrati su alcune importanti attività economiche e amministrative. Il palazzo si sviluppava al piano terra con l’androne, il cortile, i magazzini, il giardino ed una cappella dedicata alla Madonna del Carmelo. Al piano nobile, invece, si accedeva attraverso un ampio scalone; esso comprendeva dodici stanze, separate da due corridoi con relative logge».Bibliografia e Sitografia
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CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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