CENNI STORICI
Nel secolo IX e X, la sommità del colle del Castiglione, dominante le due marine di settentrione e mezzogiorno e imprendibile da quest’ultimo versante a causa delle pareti di roccia a perpendicolo sulla costa, fu scelta per erigervi un fortilizio. Questo fu ampliato nel XIV secolo da Carlo d’Angiò che ne affidò la difesa a castellani mercenari, i quali, oltre alla giurisdizione dell’isola, avevano il compito di vigilare le acque tra Capri e Punta della Campanella. Il Castello serviva poi di rifugio per la comunità raccolta nel borgo sottostante. Nel corso dei secoli è stato ristrutturato e ampliato fino a raggiungere il perimetro attuale. Intorno alla metà del Settecento sul colle esistevano soltanto i ruderi cospicui del Castello ed una costruzione agricola. Il Castello fu utilizzato nel primo decennio dell’Ottocento dalle guarnigioni inglesi quando, durante l’interregno di Ferdinando IV di Borbone, contesero l’isola ai francesi di Giocchino Murat. Alla metà dell’Ottocento era descritto da Gregorovius: "in buono stato di conservazione con mura merlate e torri". I ruderi dell’antico Castello erano stati acquistati nel 1912 dalla Società Fondiaria Capri, poi, attraverso successivi trasferimenti, passarono alla Sia, che nel 1950 li vendette al duca Roberto Caracciolo di Santovito, consigliere presso l’ambasciata d’Italia a Parigi. Questi lo restaurò nel 1953, su progetto dell’architetto Roberto Adinolfi. Attualmente è l’abitazione privata di un industriale tedesco. La pianta risulta irregolare, si articola seguendo l’andamento del margine superiore del costone, a strapiombo verso sud. Il castello conserva all’esterno le caratteristiche costruttive e tipologiche delle strutture difensive. Una murazione poligonale, realizzata in muratura di pietrame a faccia vista, da cui sporgono quattro torri quadrate con merlatura, cinge verso ovest e verso nord, la sommità del colle, su cui sorge il Castello. Analogamente alla murazione, quattro torri merlate, scandiscono il prospetto poligonale. le aperture si articolano liberamente sulle facciate; il tratto centrale del prospetto sud è caratterizzato da tre grandissime vetrate, di forma rettangolare, a riquadri, che si aprono verso il mare.
Bibliografia e Sitografia
http://www.castcampania.it/capri.html
Articoli di approfondimento
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X sec.
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