CENNI STORICI
«La struttura urbana di Trevico rispecchia la tipologia della città medioevale in cui l'asse viario centrale, Via Roma, parte dalla porta di accesso alla città, Port'Alba, segue verso la piazza centrale in cui è ubicata la Cattedrale ed i palazzi nobiliari, e procede verso il Castello situato nella parte più alta del paese (1094 mt. slm.). Dalla via principale che attraversa longitudinalmente l'agglomerato, si diramano numerosi vicoli che, per ragioni difensive, lo collegano con la cinta muraria che anticamente circondava la città. I vicoli sono, partendo da Port'Alba, a sinistra Vico VII Roma e Vico Gelso che sono chiusi; Vico Addolorata e Vico Scola che scendono su V. Regina Margherita; a destra Vico delle Rose, Vico O. Flacco III, II, I, Vico Cardinale che portano tutti su C.so Umberto I; Vico del Tomolo e Vico Loffredo che sono chiusi. Infine la Rampa Cuoco che scende da P.za N. Ferrara verso V. Colmeta. Inoltre da C.so Umberto I si diramano due rampe Costa Calderaio che scendono verso Via Forragine. ... Port'Alba. All'ingresso di Via Roma, asse viario centrale dell'agglomerato medioevale, è ancora esistente Porta Jacovella o Port'Alba del 1578. È costituita da un arco a tutto sesto composto da doppi conci affiancati di pietra squadrata, sorretto da due pilastri in pietra lavica e sormontato da una loggetta nella quale era probabilmente collocata una statuetta della Dea Trivia, la divinità protettrice del paese dalla quale forse avrebbe preso anche il nome. Superiormente sono visibili tre stemmi nobiliari tra cui quello dei Loffredo di Vico, signori del luogo dal XVI al XIX secolo. Furono proprio i Loffredo a cingere il paese di mura aprendo tre porte delle quali una è Port'Alba, rivolta verso oriente, le altre due, delle quali non vi è più traccia, sono: Porta del Ricetto, adiacente all'attuale casa Calabrese rivolta a Mezzogiorno, verso l'attuale località Ariella che allora era "foresta"; Porta dei Calderai, in prossimità di casa Ippolito Petrilli, rivolta a Ponente, verso i casali della Baronia ed Aeclanum. Nel 1715 i resti di quest'ultima furono trasferiti presso l'attuale casa Calabrese ove una lapide ne ricorda ancora l'evento di cui s'ignorano i motivi. Port'Alba costituisce oggi il simbolo di questa piccola comunità ed è stata, come lo è tutt'oggi, protagonista di curiose tradizioni. Le spose, infatti, nel giorno del loro matrimonio, passano attraverso l'arco in segno di buon augurio. In occasione dei funerali, il feretro attraversa l'arco per liberare l'anima dai peccati terreni».
Bibliografia e Sitografia
http://www.trevico.net/base.asp?http_request=borgo - ...=arco
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI