CENNI STORICI
«La frequentazione del territorio Pratese è assai remota, come risulta da ritrovamenti archeologici preromani e ruderi di ville e sarcofaghi di epoca romana effettuati nelle campagne che circondano il complesso cimiteriale e religioso della Basilica dell'Annunziata, un antico tempio pagano con catacombe cristiane (II-III secolo). Ciò conferma dell'affermazione del Cristianesimo nella vicina Abellinum e con molta probabilità anche la sede dei primi vescovi in Irpinia. In un documento del 1070, risulta la regalia della Badia di S. Maria di Priato da parte di Roberto di Montescaglioso al vescovo di Tricarico. Il vero e proprio borgo, di origini medioevali, apparteneva a Guglielmo de Abinalia di Avellino, signore di Montefredane e vassallo del conte Rainulfo II, quando venne saccheggiato ed incendiato nel 1134 dai soldati di Ruggero II il Normanno, il quale concesse i diritti feudali a dei nobili locali, i de Prata. Verso il 1170 feudatario era Pietro Revelli, a cui successe dapprima una certa signora Mattia, e poi i suoi nipoti, Ugone, prima, Raione e Simone de Prata successivamente. Cogli Svevi si ebbe la riedificazione del castello con la famiglia de Avenalia. ...» - «Il borgo prende il nome dell’antica strada frequentata dai pellegrini medievali che veneravano l’apostolo S. Giacomo. Il percorso costeggia la chiesa e prosegue verso l’omonima porta ubicata all’esterno del Palazzo Baronale. La porta di San Giacomo rappresenta un punto di accesso al percorso principale dell’antica Terra sulla direzione della Chiesa di San Giacomo Apostolo. Molto probabilmente la strada ha rappresentato un’importante collegamento per i pellegrini del medioevo».
Bibliografia e Sitografia
http://www.montefalcioneonline.it/sito/guida-turistica/... - http://www.icprata.gov.it/Curiosita/Curiosita_IlCentroStoricoDiPrata.htm
Articoli di approfondimento
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XIV sec.
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