CENNI STORICI
La torre di Scampamorte, attualmente, si presenta in condizioni di forte degrado. Devastata e saccheggiata … è sopravvissuta allo tsunami del 1627 ma rischia, adesso, di soccombere a causa dell’incuria e del completo abbandono in cui versa ormai da molti decenni. La situazione si è particolarmente aggravata negli ultimi anni, tanto che il complesso storico-architettonico sta letteralmente cadendo a pezzi. ... L’antico rudere risale al XVI secolo d.C. (data di costruzione: 1568). Esso fa parte di una catena di torri costiere che serviva a controllare le coste in un periodo in cui il mare rappresentava un pericoloso varco aperto a pirati e corsari (in particolare, saraceni) che periodicamente razziavano sulle coste. Questa catena difensiva di torri aveva il compito di allertare tempestivamente le città vicine dell’imminente pericolo. Ognuna di esse doveva essere in vista di altre due e l’allarme era dato con segnali di fuoco (durante la notte) e fumo (durante il giorno). Le torri si dividevano in due grandi categorie: torri di difesa e torri di avvistamento. Le prime sorgevano nei pressi dei centri abitati, avevano una guarnigione e spesso batterie di cannoni. Le seconde erano più piccole, avevano pochi uomini di guardia e sorgevano in località difficilmente raggiungibili, in ottima posizione per sorvegliare lunghi tratti di mare. La torre di Scampamorte appartiene alla seconda delle due categorie ed era affidata in custodia ai “cavallari”, i quali, in caso di avvistamenti sospetti, dovevano correre nell’entroterra per informare le ignare popolazioni dell’imminente pericolo.
Nel 1627, uno tsunami colpì la costa nord del Gargano e la torre di Scampamorte ne fu investita. Tuttavia, grazie alle sue mura, riuscì a resistere egregiamente al disastroso evento. Esiste una leggenda a questo proposito dalla quale pare che ne derivi il nome della torre. La leggenda narra di due soldati che erano a guardia della Foce Sant’Andrea quando la furia del mare si scatenò e riuscirono a trovare scampo nelle mura della torre nel momento in cui lo tsunami investì l’istmo. Da qui quindi ne deriverebbe il nome “scampa morte”. La torre ha pianta quadrangolare ed è a tronco di piramide, con una lieve (5-10 gradi) scarpatura (inclinazione) dei muri. Si conclude, in alto, con un coronamento non sporgente. Mancano molti elementi delle comuni torri costiere tra cui la monumentale scala che permetteva l’accesso al primo livello e le caditoie. Vi si accede attraverso una porta al pianterreno e si sale ai piani superiori attraverso una scala in muratura (andata perduta nel tempo) ricavata nello spessore delle mura che si aggirano intorno ai 3 metri. Oltre al piano terra, è presente un primo piano ed un terrazzo. All’interno, le volte dei due livelli sono poste ortogonalmente tra di loro, per evitare possibili sfiancamenti e garantire staticità alla struttura. Ogni lato della torre è di 12 metri e raggiunge un’altezza di circa 10 metri. La torre si trova nel comune di Lesina, sull’istmo che separa il lago di Lesina dal mare Adriatico. La sua posizione arretrata rispetto al profilo della costa ne conferma la funzione di torre di avvistamento, cioè senza funzioni difensive. Molto verosimilmente serviva per sorvegliare l’antica foce di Sant’Andrea (nel Medioevo chiamata Fuci vetere), che permetteva l’accesso dal mare al lago attraverso il canale omonimo (attualmente prosciugato e scomparso ). La torre si trova nel bosco isola, tra sentieri e fitta vegetazione di macchia mediterranea, a circa 9 Km da torre Mileto e 11 da torre Fortore (le due torri con le quali era in vista).
Bibliografia e Sitografia
https://www.parcogargano.it/poi/torre-scampamorte/
Articoli di approfondimento
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