CENNI STORICI
«Il monumento più importante e rappresentativo di Capriglia Irpina - tranquillo borgo disteso su di un colle posizionato ai piedi del Partenio - è, senza alcun dubbio, "Palazzo Carafa", chiamato anche "Castello Carafa" in quanto - nel corso del XVI secolo - la famiglia Carafa fece costruire un sontuoso Palazzo residenziale proprio sulle rovine di un preesistente Castello medievale. Nel Medioevo, infatti, Capriglia Irpina fu Borgo fortificato: la prima citazione del luogo, e di un Castello nella zona, risale già al X secolo d.C. Edificato in posizione strategica a guardia dell'importante via di comunicazione che da Avellino portava a Benevento, il "Castello" o "Palazzo Carafa", visibile da ogni punto della Valle del Sabato, risale - come detto - al Cinquecento ed è delimitato da due Torri laterali a pareti concave che si affacciano su un ampio giardino al quale si accede attraverso un androne caratterizzato da un pregevole portale in pietra arenaria. Il complesso presenta un'imponente facciata sulla quale si aprono sei finestroni ad arco disposti simmetricamente su due piani ed un alto portale d'ingresso ad arco, che si raggiunge attraversando un giardino prospiciente. Il corpo centrale dell'edificio è delimitato dalle due torri di costruzione più tarda, dalla caratteristica merlatura guelfa e con semplici finestre rettangolari. Senza dubbio, il Castello dei Carafa di Capriglia Irpina costituisce una struttura notevole dal punto di vista architettonico, ubicata nella parte alta del centro storico di Capriglia, che risulta essere arroccato attorno al Palazzo ed alla vicina chiesa di S. Nicola, con i tipici vicoletti medioevali. Si ritiene che l'antica ed assai suggestiva struttura abbia dato i natali a papa Paolo IV, al secolo Gian Pietro Carafa, che qui sarebbe nato nel 1476. Nel corso dei secoli, il Castello è appartenuto a numerosi feudatari tra cui Ottimo Caracciolo, Niccolò d'Aquino e Maddaloni Diomede Carafa. Quasi sempre abitato, lo storico edificio è stato definitivamente abbandonato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Al piano superiore è ubicato un grande Salone che, fino al secolo scorso era decorato da artistici affreschi parietali (ora scomparsi) e dove, secondo la tradizione locale, dimorò per qualche tempo il già citato Gian Pietro Carafa».
Bibliografia e Sitografia
http://www.avellinoturismo.it/arte-e-cultura/castelli/item/350-il-castello-dei-principi-carafa-di-capriglia-irpina.html
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI