CENNI STORICI
Questo edificio prospiciente la piazza della Cattedrale fu costruito dopo il 1545, anno in cui il nobile Cesare de Maio, già proprietario di una palazzina, acquistò dal Capitolo di Foggia i ruderi di due botteghe, con l'intento di creare un unico corpo di fabbrica. L'edificio fu alienato poi nel 1696 al reverendo Giuseppe De Vita di San Marco in Lamis, il quale soprelevò il terzo piano fuori terra arricchendolo di un bel loggiato. A ricordo della sua realizzazione fece incidere sul cornicione la seguente iscrizione, ancora oggi leggibile: UT VIDEAT ET VIDEATUR D. JOSEPH DE VITA A S. MARCO IN LAMIS OPUS HOC BONUM EREXIT A.D. MDLCXVIII. Il palazzo, acquistato dalla famiglia Vigilante di Lucera, fu poi alienato all'avvocato Vincenzo Celentano. L'immobile, fra i più interessanti del centro antico di Foggia, si distingue per la linea architettonica e soprattutto per gli elementi decorativi che abbelliscono la sua facciata prospiciente via Arpi. Il portale è delimitato da due lesene scanalate a concavo e terminanti con capitelli ionici che sostengono un cornicione modanato con al centro il balcone. La eccellente resa plastica dei particolari ornamentali risalta con limpidezza soprattutto nelle lesene scanalate e fregiate da capitelli corinzi. Il balcone d'angolo con vico Peschi ha una cornice in pietra ornata da motivi a treccia. L'architrave - arricchito da motivi floreali a rilievo con sovrastante timpano curvo - è sormontato da uno stemma in pietra a dentello
Bibliografia e Sitografia
https://cartapulia.it/dettaglio?id=128227
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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