CENNI STORICI
La morfogenesi urbanistica di Modugno è tripartita in tre fasi storiche corrispondenti ad altrettanti siti. Il centro antico originatosi nel Medioevo contiene anche l'abitato edificato in età moderna, mentre gli isolati disposti a scacchiera sono riconducibili alla regolamentazione urbanistica ottocentesca di stampo neoclassico. A questa seconda fase si aggiunge quella post-moderna, individuabile nell'area residenziale formatasi a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento fino ad estendersi a ridosso dell'area settentrionale del capoluogo barese. Il nucleo originario dell'attuale centro abitato di Modugno sorge intorno alla fortezza che presidiava la cosiddetta collinetta 'della Motta', un fortilizio altomedievale posto in altura. Il dispositivo turrito era costituito da una pianta circolare: la sua collocazione oggi è individuabile in corrispondenza del cinquecentesco Palazzo Cesena. Durante la dominazione normanna i nuovi dominatori costruirono sullo stesso luogo un castrum che abbracciava il primo borgo abitato e la prima edizione della Chiesa Matrice. La cinta muraria normanna seguiva un impianto quadrangolare, il cui andamento oggi è immaginabile seguendo il perimetro formato da Corso Vittorio Emanuele, Corso Cavour, Corso Umberto e Piazza Sedile. In pieno dominio angioino, quando il paese venne annesso all'arcivescovado baronale barese, Bartolomeo Carafa dotò il borgo di una nuova, più ampia, cinta muraria. A questa committenza si deve l'installazione delle quattro porte urbiche per l'ingresso nel borgo: a Est si apriva Porta di Bari (attuale Piazza del Popolo); a Nord Porta Bitonto; a Ovest insisteva il cosiddetto Portello (da cui deriva l'attuale toponimo di via Portello), a Sud Porta del Suburbio (odierna via Donato Olimpio). Al basso medioevo risale la costruzione della chiesa madre di Santa Maria Annunziata: dell'originale impianto romanico si può leggere soltanto la torre campanaria e alcuni elementi strutturali del presbiterio, in quanto la fabbrica fu completamente rifatta nel XVII secolo. A partire dal XVI secolo, in concomitanza con l'aumento demografico, si verifica il superamento del preesistente perimetro murario trecentesco, avviando il tal modo l'urbanizzazione dell'immediato suburbio: l'innalzamento di Porta la Staccata (attuale via Conte Rocco Stella) è frutto delle espansioni cinquecentesche dell'abitato. Nel XVII secolo fu traslata in proiezione Porta di Bari (odierna via Porta di Bari) e fu edificata ex novo Porta delle Beccherie, situata a nord-est di Piazza Sedile. L'età moderna modugnese si fregia di numerose architetture sia palatine che cultuali che definiscono l'aspetto rinascimentale e barocco del borgo. Degni di nota per quanto concerne l'architettura palatina appannaggio nobiliare si annoverano Palazzo Cesena, il cui iconema è costituito dall'elegante altana con ballatoio, Palazzo Pascale-Scarli, vivida testimonianza dell'eredità stilistica rinascimentale ancora nel XVII secolo, e Palazzo Valerio-Longo. Tra le architetture cultuali un posto di rilievo spetta alla chiesa matrice di Santa Maria Annunziata, rifatta in stile tardo-rinascimentale nel XVII secolo con l'aggiunta del barocco cappellone del Santissimo Sacramento affrescato dal De Filippis di Triggiano, e della chiesa confraternale del Purgatorio, al cui interno ospita una collezione pittorica di artisti locali come Carlo Rosa e napoletani di stampo caravaggesco. Il sedile settecentesco costituisce una testimonianza dell'architettura pubblica in epoca tardo-barocca. I quartieri di stampo 'murattiano' sono sorti a partire dalla metà del XIX secolo, in seguito all'abbattimento delle mura cittadine. Il borgo neoclassico è costituito da abitazioni unifamiliari che si sviluppano su uno o due livelli. Tra gli anni Sessanta-Ottanta del Novecento la rapida espansione industriale ha determinato una rapida, vasta e disordinata espansione urbanistica, sviluppatasi in modo caotico
Bibliografia e Sitografia
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1600365459
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