CENNI STORICI
«Un'attenta analisi degli ambienti in corrispondenza di "Porta Rande" rivela l'esistenza di un apparato difensivo; senz'altro sopra questa porta esisteva una torre o comunque qualche altra struttura di controllo, mentre gli ambienti dovevano ospitare contemporaneamente l'abitazione del "barone" e il presidio militare. Anche i vari e successivi rimaneggiamenti sembrano rispondere all'esigenza di combinare la funzione di dimora signorile, con ambienti consoni al prestigio aristocratico delle famiglie succedutesi nel tempo, e di residenza feudale, con spazi aperti destinati ad orto e giardino ed altri chiusi nei quali aveva luogo la trasformazione dei prodotti agricoli. Alle opere murarie i Prato fecero seguire lo sfarzoso arredamento, nonché la famosa quadreria. L'iniziativa dei Prato conferì al palazzo l'aspetto che ora presenta. Nel 1802, forse a causa di qualche fenomeno tellurico, si verificò un crollo dove erano "quelle stanze che formano la gran loggia del largo del Palazzo" (Piazza Paisiello), in seguito al quale la quadreria in parte andò distrutta, in parte fu trasportata a Venezia, in parte fu donata ad amici del marchese Nicolò Prato. Le tele rimaste ("anch'esse andate col tempo in maggior parte disperse tra Roma e Napoli") furono numerate ed elencate da Michele Bernardini per il giudice De Simone».
Bibliografia e Sitografia
http://www.comune.arnesano.le.it/monumenti/dettagli.php?id_elemento=7&nome_modulo_corrente=monumento&i=1&parola_chiave=
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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