CENNI STORICI
Nel 1042 i Normanni, ad opera di Drogone, occuparono la città portuale di Tarenum. Il conte Drogone dominatore di Trani e di Venosa aveva un altro fratello di nome Pietro: entrambi non potendo essere signori di Tarenum giunsero alla decisione di ampliare il loro dominio territoriale spingendosi nell’entroterra. Nell’anno 1046 Pietro il Normanno occupò senza spargere troppo sangue e senza colpo ferire quelle piccole casupole di contadini e pastori che trovò addossate sulla collinetta premurgiana. Il Duca subito dopo l’atto simbolico costitutivo della fondazione ordinò ai capo maestri di erigere le famose quattro torri e le storiche mura, tutte in pietra squadrata e calce, secondo le tecniche dell’arte edificatoria di quei tempi. Presumibilmente le quattro torri di guardia e le mura furono costruite quasi contemporaneamente nel giro di pochissimi anni: i blocchi di pietra venivano trasportati per mezzo di pesanti carri trainati da buoi o da cavalli dalle vicine cave di pietra non lontane dall’abitato, mentre le pietre ornamentali provenivano da Trani. Delle antiche quattro torri e delle mura di difesa restano ancora labili tracce: la torre meglio conservata è quella si trova in Vico Gisotti. La seconda torre, dalla parte opposta è sita dietro la chiesa di Santa Maria Greca; la terza torre invece è ancora individuabile idealmente e collocabile oltre la curva muraria esistente a via Santa Caterina; mentre la quarta e ultima torre è ora del tutto inesistente, perché evidentemente crollata o rasa al suolo: si ergeva sopra all’arco “Petrucci” nel quartiere Abbazia. Oltre a questi elementi ritroviamo altre caratteristiche di una città medioevale: un castello, quattro porte di accesso e di uscita dalla cittadella con ponte levatoio e fossato e due strade principali incrociatesi al centro dell’aria urbana. Queste due strade presero il nome di via Duomo perché adiacente alla maggiore ed unica chiesa (Chiesa di Santa Maria Maggiore) e via Roma così denominata perché facendo angolo retto con la via della chiesa indicava l’esatta direzione Nord-Ovest della via e anche della porta verso Andria dalla quale ci si incamminava verso Canosa e Roma, attraverso le vie Traiana e Appia. La chiesa di Santa Maria Maggiore fu fatta erigere verso la fine dell’XI sec. intorno al 1090 circa. Alcuni di elementi sono visibili nello stemma della città che presenta sulle quattro campiture verdi inquadrate insieme alle quattro torri, un cuore rosso al centro che può essere interpretato sia come radice etimologica del nome Corato sia come riferimento preciso e simbolico alla cordialità, al coraggio, e alla ospitalità dei cittadini stessi.
Bibliografia e Sitografia
https://coratolive.it/2022/05/23/antiche-imponenti-inedite-un-documento-svela-le-torri-di-corato/
https://youtu.be/BUNltL0T8Zg?si=WiWKryxySiFt4oLH
Articoli di approfondimento
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