Castelnuovo Scrivia (castello dei Torriani o Palazzo Pretorio)

CENNI STORICI

Palazzo Pretorio, risalente al XV sec., presenta un bel porticato ogivale con bifore e arengo. Al piano superiore due saloni con affreschi dei secoli XV e XVI. Il castello è dominato da una torre merlata, alta 39 metri, le cui strutture originarie risalgono alla fondazione di Castelnuovo. All'interno è situata la Biblioteca "Pier Angelo Soldini" e il Centro Studi dedicati al novelliere Matteo Maria Bandello, il più illustre cittadino di Castelnuovo Scrivia. I primi insediamenti nel territorio sono di epoca romana, come attestano le tracce di centuriazione nella proprietà agricola ed i molti reperti rinvenuti nell'area. Il nucleo abitato vero e proprio sorse intorno al 500 d.C. per opera degli Ostrogoti di Teodorico. Il borgo venne ampliato e potenziato nel 722 dal re longobardo Liutprando. Castelnuovo, di parte ghibellina, fu alleato di Federico Barbarossa e partecipò alla distruzione di Tortona (1155), ottenendo in cambio opere pubbliche, immunità e privilegi, tra i quali il diritto di collocare sulla torre la bandiera comunale (giallo-oro e bianco-argento) e di avere l'esclusiva del mercato del gualdo (per tingere di blu le stoffe). La rivalità con Tortona provocò innumerevoli guerre, finché Castelnuovo, all'inizio del 1300, dopo un breve periodo come libero Comune, divenne feudo del ducato di Milano, con le signorie dei Bandello, Torriani, Visconti, del Carmagnola e degli Sforza. Tra i feudatari va ricordato Borso d'Este che, nel periodo 1443-1471, diede impulso alle attività economiche (tintoria delle stoffe, oreficeria, ferro e rame). Fra i prodotti primeggiavano spade, padelle e padellini e proprio per questo ancora adesso i Castelnovesi sono soprannominati nel circondario con l'appellativo di "padlé". In tale epoca Castelnuovo divenne un centro di grande importanza e assai ricco, come testimoniano le ampie case costruite in quel periodo e di cui rimangono tracce evidenti. Dopo la parentesi spagnola con i signori D'Avalos, Castelnuovo, che, nel 1567, aveva modificato la denominazione "di Tortona" in "ad Scripiam", nel 1570 divenne feudo dei marchesi Marini, i quali fecero costruire la chiesa ed il collegio di Sant'Ignazio e il palazzo ora sede municipale. Nel 1778, quando morì la marchesa Giovanna, ultima dei Marini, coniugata con Centurione, le successe il figlio, il principe Carlo Centurione. Il 17 giugno 1828 venne deciso di demolire le mura, lunghe metri 3600, che, per la loro solidità, avevano fatto di Castelnuovo una posizione militare di notevole importanza, e anche per la collocazione strategica nel punto d'incontro fra le vie del sale (dal mar Ligure lungo lo Scrivia) e la valle del Po. (...)

Bibliografia e Sitografia

https://tuttoinformarsi.blogspot.com/2010/10/castello-dei-torriani-e-dei-bandello.html

https://www.comune.castelnuovoscrivia.al.it/it/vivere/biblioteca-comunale-pier-angelo-soldini

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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