Ascoli Piceno (porta Solestà)

CENNI STORICI

Il ponte romano Augusteo, detto anche Ponte di Porta Cappuccina, risale al I secolo a.C., ed è uno dei più grandi ponti romani per ampiezza di luce (oltre 22 metri). Unendo le sponde del fiume Tronto, il Ponte serviva per i collegamenti con il nord. All'inizio di questo ponte sorge Porta Solestà, una delle sette che un tempo chiudevano la città entro il perimetro fluviale. Come si legge nell'iscrizione posta sul lato destro, essa fu eretta nel 1230 dal Podestà di Ascoli, sui resti di un’antica porta romana, di cui si hanno solo vaghe tracce. La porta duecentesca fu costruita per difendere la città dagli attacchi provenienti dal nord e in particolar modo da Fermo. Nel 1256, a causa dei continui attacchi dei Fermani, Ascoli fu costretta a erigere una nuova porta a circa otto metri di distanza dall’altra già esistente in direzione del ponte. L’antiporta era più piccola della precedente: era spessa due metri e mezzo, larga come il ponte e presentava un’apertura di metri 2,60. Fornita di merli nella parte alta, nonché di feritoie e di mensole, l’antiporta denotava chiaramente il suo unico scopo militare. La lunga lotta con la città di Fermo durò per oltre due secoli: la pace fu sancita solo nel 1450, grazie anche al promotore spirituale Giacomo della Marca, poi beatificato. Per ricordare l’evento, fu inserita nell’antiporta un iscrizione. Nel Cinquecento, l’antiporta fu trasformata in Dazio. Nel 1880, per motivi urbanistici, fu demolita, e l’iscrizione fu trasferita nella porta maggiore.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

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REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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