Ascoli Piceno (palazzo dei Capitani del Popolo)

CENNI STORICI

Piazza del Popolo acquista l'attuale aspetto regolare nei primi anni del Cinquecento con l'armonioso colonnato di archi tutti diversi - la cui ampiezza si regola sui lotti delle proprietà retrostanti - che uniformarono, secondo l'ideale rinascimentale, le irregolari botteghe medievali affacciate sulla piazza. Gli edifici più importanti della piazza rappresentano i tre poteri: politico (palazzo dei Capitani del Popolo), religioso (chiesa di S. Francesco) e commerciale (loggia dei Mercanti). Il palazzo, residenza, nei secoli, del Capitano del Popolo, del Podestà, poi degli Anziani ed infine dei Governatori Pontifici, è un vero e proprio libro di testo della storia della città. Dal sec. XIII, epoca della fusione di tre edifici medievali e di una torre gentilizia, riadattata a campanile, si sono susseguite nel tempo notevoli trasformazioni. Nella seconda metà del `400 si ricavò l'ammezzato tra il primo e il secondo piano e il fabbricato venne allungato a sud. La retrofacciata del Palazzo fu realizzata, nel 1520, dall'architetto e pittore Nicola Filotesio detto Cola dell'Amatrice seguendo il gusto tipicamente manierista. Dopo l'incendio del Natale 1535 (ordinato dal commissario pontificio Giambattista Quieti, per stanare i ribelli politici) il palazzo venne radicalmente ristrutturato e i lavori riguardarono anche il cortile interno, incorniciato da tre ordini di logge, disegnato dall'architetto ascolano Camillo Merli. Nel 1549 fu realizzato, da maestranze lombarde, il Portale, nella parte superiore del quale venne inserito il monumento a Papa Paolo III Farnese.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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