Urbino (porte: Lavàgine, Posterula, Santa Lucia, Valbona)

CENNI STORICI

«Porta Lavàgine. Nel XIV-XV secolo, la contrada di Lavàgine, oggi Via Cesare Battisti, sembra sia stata fra le prime a sorgere e a svilupparsi. La porta omonima diventò ben presto la principale via d’accesso alla città, praticamente da tutte le direzioni, dato il naturale raccordo con l’antica strada per Fossombrone e Pesaro, nonché la Via Flaminia. All’interno della Porta si appoggia la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, che risale al Seicento. Porta Lavàgine possedeva pure un baluardo esterno, che fu demolito nel Settecento. Secondo un’approfondita analisi toponomastica, il nome della porta - davvero curioso - sembra significare zona scoscesa, franosa, ricca d’acque, quindi umida. Porta Posterula. In corrispondenza del vicolo, oggi chiamato “Foro di Posterula”, sorge la Porta omonima, situata fra Via Valerio e la valletta delimitata da un prato che si sparge sul tracciato di Via Budassi. Si noterà che i toponimi sono molto antichi e si riferiscono al vicolo tracciato dalle mura romane. Porta Santa Lucia. Deriva il nome deriva dall'antico complesso di Santa Lucia, formato da una chiesa e annesso convento che sorgevano in fondo alla discesa, di fronte alla chiesa dedicata allo Spirito Santo. La sua struttura ha qualche tratto in comune con la porta di Lavàgine. Sopra la volta è stata eretta una piccola costruzione, mentre, nella parte interna si nota una meridiana. Porta Santa Lucia è uno dei punti panoramici più interessanti di Urbino. In particolare, dalla Porta si domina la città e le colline che si snodano ad oriente verso la Repubblica di San Marino ed il mare. Porta Valbona. S’apre sulla vasta Piazza del Mercatale ed è certamente la porta più importante di Urbino, perché si immette su Via Mazzini, che arriva direttamente al centro storico. Porta Valbona presenta una singolare architettura - volutamente scenografica - perché fu eretta nel 1621, quando il duca Federico Ubaldo della Rovere sposò Claudia de’ Medici. Nell’alto fregio si nota ancora l’iscrizione dedicatoria agli augusti sposi. Purtroppo sono andate perdute sia la statua allegorica della Fama, che ornava il timpano, sia le due statue poste nelle nicchie ai lati della porta. Le due aquile poste ai lati del fastigio furono realizzate, a metà Settecento, da G. Francesco Buonamici. In occasione di recenti scavi (1986), sono stati portati alla luce alcuni resti della porta costruita in età federiciana».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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