Borgo d’Ale (borgo fortificato, porta d’Alice)

CENNI STORICI
Il borgo franco di Borgo d'Alice venne istituito, inter Alicem et Clivolum, dal Comune di Vercelli nel 1270 e nulla è rimasto delle fortificazioni che certamente lo munivano. Fossati e spalti dovevano però essere stati realizzati dal Comune e la Credenza, nel concedere l'istituzione alle medesime condizioni ottenute da Trino, obbligò in perpetuo il nuovo borgo a fornire balestras duas de duobus pedibus de stambuco valentes lib. X. Le popolazioni di Alice, Meolio, Arelio, Erbario e Clivolo vennero autorizzate a recuperare i materiali delle loro case per ricostruirle nel nuovo sito, inoltre venne loro intimato di abbandonare le località di provenienza, fatta eccezione per i detentori di diritti signorili. Nel caso di Alice, ai conti di Cavaglià e ai Bondonni subentrò l'Abbazia di S. Andrea di Vercelli, che, opponendosi lungamente, impedì la distruzione del castello del luogo (Mandelli 1857, II, p. 272 sgg.). A Borgo d'Ale una torre, forse costruita su fondamenta antiche, è segnalata dal Conti che, tuttavia, ritiene che essa non abbia origini medievali (Conti 1977, p. 139); per contro l'impianto urbano conserva tuttora l'andamento regolare tipico del borgo franco ed è ancora possibile riconoscervi l'originaria impostazione planimetrica. L'interesse dell'area è pertanto ormai genericamente di tipo archeologico» - «La nostra gita inizia proprio varcando Porta d’Alice, l’unica delle quattro porte sopravvissute alle tempeste della storia. Costruita in mattoni a tre arcate, la porta che delimitava il borgo verso Alice è anche chiamata “napoleonica”, visto che è stata ristrutturata nel 1780
Bibliografia e Sitografia
http://www.archeovercelli.it/fortifai.html#anchor415778 - http://ontheroadinitaly.style.it/tag/borgo-dale/#?refresh_ce
Articoli di approfondimento

CITTÀ

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EPOCA

III sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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