Limbiate (villa Pusterla o palazzo Crivelli)

CENNI STORICI

è la più importante villa di Limbiate sia sotto l´aspetto storico sia sotto quello artistico. Palazzo Crivelli, più conosciuto come Villa Pusterla-Crivelli, è una delle maggiori testimonianze dell´architettura lombarda del Settecento. L´attuale struttura è stata realizzata dall´architetto Francesco Croce su incarico del conte Stefano Gaetano Crivelli e risale probabilmente al 1754. In realtà, le origini dell´edificio sono molto più antiche e giungono al periodo dell´alto medioevo. Giacomo Antonio Carcano, appartenente alla nobile e antichissima famiglia milanese, lascia alla sua morte, avvenuta nel 1543, come eredi delle sue proprietà i nipoti Arconati, figli di sua sorella Elena e di Giovanni Gaspare. Di questa eredità anche Mombello, con i suoi molti terreni e le case da nobili. Al tempo in cui i Carcano cedono il palazzo agli Arconati, la struttura dell´edificio non è ancora quella che poi sarebbe diventata negli anni successivi. Un perimetro quadrato con edifici che occupavano i quattro lati dava luogo a una corte chiusa con torrette regolari. Questa architettura è molto antica e risale probabilmente al periodo altomedievale. L´ingegner Quarantini nel 1719 effettuò, per conto della famiglia Crivelli, una descrizione dei lavori fatti alla Villa prima del ‘500. Egli riconobbe come antichi alcuni locali del palazzo (come la cucina, la dispensa, la cantina), mentre attribuì alla famiglia Arconati la più moderna struttura del palazzo nobiliare. Tra i lavori effettuati dalla famiglia Arconati vanno messi in rilievo quelli voluti da Giovanni Battista tra il 1560 e il 1564: modifiche alla struttura preesistente che crearono un contrasto tra la parte antica e quella nuova, dando luogo a una forma di coesistenza poco armonica. Successivamente, fu Anna Visconti, nuora di Giovanni Battista Arconati, a far eseguire nel palazzo lavori di una certa imponenza come il porticato aperto sulla facciata ad ovest del palazzo. Nel 1718, la Villa fu venduta dagli Arconati al senatore Giuseppe Angelo Crivelli, che la trasformò in un importante crocevia politico e provvide ad una ulteriore sistemazione del palazzo e dei giardini di Mombello. In essa, infatti, furono ospitati Ferdinando IV, re delle Due Sicilie, nonché Napoleone Bonaparte. Napoleone fu l´ospite più famoso di Mombello e trattò a Villa Crivelli importanti questioni riguardanti la sorte di milioni di persone. Si discusse della nascita della Repubblica Cisalpina, l´estinzione della Repubblica di Venezia, la caduta di Genova, e furono gettate le basi del trattato di Campoformio. Mombello ospitò anche il pittore Antonio Giovanni Gros, autore del primo grande ritratto di Napoleone Bonaparte. A Mombello risiedevano la madre di Napoleone, Maria Letizia, e le tre sorelle Carolina, Elisa e Paolina. Il 14 giugno del 1797, Paolina Bonaparte si sposò con il generale Leclerc presso l´oratorio dei Crivelli. Villa Crivelli si trova in località Mombello, all´interno dell´area occupata dall´Istituto agrario

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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