Auriola (castello)

CENNI STORICI

I re Ugo e Lotario donarono nel 933 cortem que nominatur Auriola ...cum castro et capellis (Panero 1979, p. 21) agli Aleramici, che ebbero da allora dominio sulle terre comprese fra i corsi del Lamporo e della Stura, confini settentrionali e meridionali della corte. L`identificazione di Darola con l`antica Auriola, proposta dal Sincero (Sincero 1897, p. 56) ed accreditata in varia misura dall`Avonto e dall`Ordano (Avonto 1980, pp. 240-241; Ordano 1985, p. 122) per l`indubbia assonanza del toponimo, non soddisfa pienamente, essendo la località di Darola poco a nord del corso attuale del Lamporo (Panero 1979, p. 22, nota 21) e, pertanto, esterna agli antichi confini naturali della corte. Qualche dubbio può permanere su quale fosse, comunque, il reale corso del Lamporo nel X secolo, in una regione assai mutata dall`intensa attività agricola. Certo è che sia il toponimo Darola che quello di Leri ricordano rispettivamente Auriola e Aleramo e rendono pressoché certa la localizzazione della corte in questa parte del Vercellese (Dionisotti 1896, p. 162; Ogliaro 1972, p. 55; Giordano 1979, p. 96; Borla 1982, p. 38; S. Michele 1989, pp. 18-19). Decisivi elementi per approfondire le ricerche della località scomparsa sono offerti dal Panero (Panero 1979, p. 22, nota 21), che ricorda l`esistenza di una chiesa di Sancti Martini de Cortorola in territorio trinese, attestata ancora nel 1220, e di un canale S. Martino che scorre ad est di Montarolo; ad essi si aggiungono, frutto di una ricerca complessiva condotta sul territorio trinese, l`inequivocabile toponimo Castellacium (XV sec., S. Michele 1989, f. 16, p. 56) situato a nord di Trino, non lontano dalla località ad Sanctum Martinum e presso una strata indicata dal toponimo ad stratam, la stessa, probabilmente, proveniente da Ad Septimum, in direzione di Vercelli. L`identificazione del castrum e dell`abitato di Auriola rimane dunque problematica, ma la coincidenza, quantomeno interessante, di tanti elementi provenienti da fonti diverse, porta a ritenere che si debbano approfondire le ricerche nella zona compresa fra la cascina Caluzzano ed il canale S. Martino, lungo la strada di origine romana che un tempo toccava Tres cerros ed il castello di quel luogo. Della corte si fa menzione ancora nel 1014 (Sincero 1897, p.57), successivamente, nelle lotte per il controllo del territorio da parte dei Vescovi e del Comune di Vercelli, e dopo la fondazione nel 1123, da parte di un Ranieri marchese di Monferrato, dell`abbazia di Lucedio sorta sul feudo denominato Auriola (Giordano 1979, p. 74), di essa si perdono le tracce. Auriola costituisce tuttora un interessante quesito in materia di topografia antica e un importante obiettivo per la ricerca storica e archeologica locale

Bibliografia e Sitografia

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