CENNI STORICI
«Lungo l'asse viario inquadrato da questa porta [porta Saccoccia] ve n'è una seconda, Porta Molina, accesso secondario già presente nella cinta muraria altomedievale, che si presenta oggi in strutture di epoca molto tarda, con arco in pietra a tutto sesto preceduto all'interno da una volta a botte di maggiore altezza e ante ancora in situ. Utilizzando questo passaggio e percorrendo in discesa la rampa di accesso si ritorna sulla circonvallazione occidentale, dove poco oltre si incontra Porta Sant'Antonio, con arco ogivale poi ribassato da una lunetta affrescata sul lato interno con l'immagine del Santo di Padova. La parte superiore fu adibita forse nel '700 ad abitazione privata, come testimonia lo stemma con tre melegrane che la famiglia Granata appose sul vertice dell'arco esterno; questa porta sostituì nella funzione la soprastante Porta Filiamabili, anch’essa a sento acuto, posta sulla sommità di una ripida rampa a chiusura dell’abitato antico. Non lontano sorge Porta Santa Maria della Tomba che deriva il nome dalla vicina chiesa, attorno alla quale all'inizio del Trecento si venne formando l'omonimo borgo. Le attuali strutture della porta sono secentesche: l'apertura ad arco è stata successivamente chiusa da una lunetta affrescata sul lato interno con una Deposizione, che la volta a botte su cui poggia il piano superiore immerge nella penombra. Percorso l’ultimo tratto della circonvallazione occidentale si ritorna a Porta Napoli, completando così il circuito delle mura» - «La porta [Romana] è costruita sul tracciato della via Numicia, che, attraversando Sulmona, giungeva fino a Campo di Giove. E’ ad arco semicircolare e di una architettura semplicissima. A destra è lo stemma di Sulmona; a sinistra altro stemma, forse quello di Meo, contornato da un nastro, sul quale si legge la data: A.D. MCCCCXXVIII”. Ivi passa il confine tra il Sestiere Porta Bonomini e Porta S. Panfilo. ... Porta Bonomini: originariamente porta Jahannis bonorum hominum da un'illustre famiglia vissuta intorno al 1000 e della quale nessun autore parla. È citata già in documenti del 1194. È il monumento che dà il nome al Sestiere».
Bibliografia e Sitografia
http://www.comunitamontanapeligna.it/area_informativa/da_vedere/centri_medioevali/sulmona/page_3.htm
http://www.sestierebonomini.com/web/le-porte/2.html - Altre porte della città: http://www.arc.it/comuni/sulmona
Articoli di approfondimento
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