CENNI STORICI
Le chiese e i palazzi pubblici e privati di maggiore valore sono ubicati in gran parte lungo corso Vittorio Emanuele II che attraversa tutto il centro in direzione Sud-Nord. Al suo imbocco, a destra, si trova il Palazzo dei marchesi Bruti Liberati (sec. XVII) e, subito dopo a sinistra, la Chiesa di Santa Maria della Valle, ristrutturata agli inizi del sec. XX quando fu rifatta anche la facciata e rinnovato l'interno. Dopo la Chiesa segue la piazza Guglielmo Marconi con case del sec. XVI, in una delle quali nacque Adolfo Cellini (letterato, teologo, esegeta) e Casa Mancini, con stemma sul portale bugnato. ... Riprendendo corso Vittorio Emanuele II, troviamo sulla destra: Casa Tozzi Condivi (sec. XVIII); Palazzo Cellini, in stile neogotico (metà sec. XIX) con portone di B. Vecchiarelli; Casa Fedeli (fine sec. XVII). Raggiunta Piazza Matteotti, sulla sinistra c'è Palazzo Massi Mauri (sec. XVIII), a forma di carena di nave con balcone munito di un'elaborata ringhiera in ferro battuto, opera di F. Tartufoli. A destra si trovano Casa Teodori, con portico ogivale a due campate e terrecotte del '400, una casa del sec. XV con portico su colonne in laterizi e trabeazione in legno in stile veneziano e una casa con portico ogivale su bassi pilastri e colonne romaniche con sopraelevazione rinascimentale. ... All'imbocco di via Angela di Zingaro si può ammirare l'antica Casa Gallo, con portale in pietra concia, sul cui architrave si legge un'iscrizione del 1503. Riprendendo Corso Vittorio Emanuele, a sinistra c'è una colonna corinzia del 1658 e, a destra, Casa Bruni (sec. XV-XVI), dimora di Ascanio Condivi, primo biografo di Michelangelo, con elegante loggetta e finestre a croce guelfa. ... Proseguendo si incontrano Palazzo Lupidi-Boccabianca (sec. XVII-XVIII) e Palazzo Tassoni-Gera, restaurato nel sec. XIX, casa natale dello scultore Uno Gera. ... Dopo il palazzo del Podestà si entra nella piazza più grande della città, intitolata a donna Bianca De Tharolis, eroina ripana, con al centro il monumento dei Caduti (1931) con ai piedi un cannone cecoslovacco (1916). Fa da sfondo il Palazzo Benvignati (sec. XVII-XVIII). A destra della piazza si imbocca via Montebello alla cui sinistra è la Casa natale di Aldo Gabrielli (letterato, critico, giornalista) e, da qui, si raggiunge via Tanursi da dove si imbocca il vicolo più stretto d'Italia (cm 43). Tornati in piazza Bianca de Tharolis, si continua per l'ultimo tratto del corso Vittorio Emanuele, e, dopo le Case Massi e Tovagliani (sec. XVI), sulla sinistra, e la Casa natale di Emidio Consorti (pedagogista), sulla destra si innalza Palazzo Bonomi-Gera (fine sec.XVII), sede della Galleria d'Arte Moderna, Pinacoteca-Gipsoteca. Progettato da Luzio Bonomi, nel 1966 fu acquistato da Uno Gera che lo fece restaurare. Lo stile serio e castigato trova l'unico elemento decorativo nel portale in arenaria sormontato da un balconcino. ... Sempre sul corso si trovano anche la Casa natale di Luigi Mercantini, l'antica Casa Benignati (sec. XV), quasi tutta in conci con una bifora chiusa, e il Palazzo Vegezi (sec. XVI-XVII), con portale bugnato. ... Al n° 17 di via Garibaldi c'è il Complesso dei Grifoni, una casa rivestita di terracotte decorate quattrocentesche.
Bibliografia e Sitografia
https://www.comune.ripatransone.ap.it/index.php/it
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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