Zorlesco (villa Bianciardi o “castello”)

CENNI STORICI

«Villa Biancardi venne fatta costruire da Serafino Biancardi, sull'area occupata da un preesistente castello ed é per questo conosciuta anche col nome di "castello di Zorlesco". I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1911 ed il progetto fu molto probabilmente affidato a Gino Coppedè. Villa Biancardi è in stile Liberty Eclettico, con evidenti riferimenti al Medioevo, al Gotico ed al Rinascimento ed é caratterizzata, come molte costruzioni coeve, dalla presenza di un'alta ed elegante torre terminante con un elegante belvedere. Le pareti esterne della villa sono intonacate e, nella parte corrispondente al piano terra, la decorazione pittorica a graffiti riprende il motivo del bugnato, presente nella torre d'angolo, mentre la fascia sottotetto è dipinta con riquadri in finto marmo. Le grandi finestre sono incorniciate da raffinate decorazioni a formelle in cotto, prodotte dalla locale fornace. La facciata principale della villa è caratterizzata da un ampio portico a sette arcate a tutto sesto. All'interno gli spazi sono razionalmente distribuiti e l'ambito privato, rappresentativo e di servizio sono ben separati fra loro.

Al piano terra le stanze sono intercomunicabili, mentre al piano superiore, pur rimanendo comunicanti, possiedono un accesso anche verso il corridoio centrale. Il motivo conduttore della decorazione interna della casa, che cambia da stanza a stanza, è dato dalla fascia dipinta sulla parte superiore della parete: un invito ad ammirare i soffitti a cassettoni. La sala della caccia in origine era la sala da pranzo ed è una delle stanze meglio conservate della villa. Deve il suo nome all'importante fascia dipinta con scene di caccia, opera attribuita ad Angelo Prada, pittore di Casalpusterlengo. La sala del biliardo, era quasi interamente occupata dal tavolo da gioco. Sulla parete a sinistra si é conservata la rastrelliera per le stecche, completa della tabella segnapunti. Nella parte superiore delle pareti la fascia pittorica presenta una decorazione molto curiosa, degna di essere guardata con attenzione. Uno degli ambienti più suggestivi della villa è quello che comprende la grande scala d'onore, a tre rampe in legno di rovere, interamente realizzato senza sostegni. Le formelle in ferro battuto della ringhiera presentano opulenti mazzi di fiori tutti diversi fra loro, legati da nastri svolazzanti. La leggerezza della fattura e l'accuratezza dell'esecuzione fanno pensare che siano opera del grande battiferro lodigiano Alessandro Mazzucotelli. La stanza del primo piano con la decorazione più importante é quella della camera da letto del signor Biancardi: un grande tondo racchiude un affresco, anch'esso attribuito ad Angelo Prada, che raffigura una maternità, quasi una natività laica».

 

Bibliografia e Sitografia

https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LO270-00012/

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XX sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.