CENNI STORICI
«Il fortilizio che domina la città dall'alto del cosiddetto Pian del Monte, è detto Fortezza Albornoz, perché il primo a concepirlo fu Egidio Alvares Carillo de Albornoz, cardinale e diplomatico spagnolo. Sceso in Italia da Avignone, al comando di truppe papali mercenarie, l’Albornoz sottomise alla Chiesa la Romagna e le Marche, fu legato papale in Italia fra il 1353 ed il 1367 e restaurò l’autorità papale nello Stato Pontificio, preparando il ritorno di Urbano V da Avignone. In realtà, sembra che la fortezza sia stata realizzata dal suo successore, il cardinale Angelico Grimoard, tra il 1367 ed il 1371. Già provata durante l'assedio capeggiato da Antonio da Montefeltro - che tornava a conquistare Urbino nel 1375 - la fortezza subì varie distruzioni e ricostruzioni nel corso del secoli. L’attuale struttura - interamente realizzata in laterizio - ha un impianto rettangolare munito di cortine scarpate continue, con due torri semicircolari verso l’interno delle mura, e bastioni. Ai primi del Cinquecento, per opera dell'architetto urbinate G.B. Comandino, la fortezza fu raccordata alla nuova cinta di mura bastionate della città, e ne costituì l'avamposto nord-settentrionale. Nel 1673 la rocca fu ceduta ai padri Carmelitani Scalzi del vicino convento, oggi sede dell'Accademia di Belle Arti. Nel 1799 la fortezza fu riedificata, per esigenze militari, a cura dell’architetto urbinate Vincenzo Nini. La sua posizione elevata e libera da barriere visive offre ampie e suggestive vedute panoramiche sulla città e i suoi dintorni. Il grande spazio antistante, un tempo adibito ad orto dai Carmelitani Scalzi, è ora aperto al pubblico e dedicato alla Resistenza: ai piedi della rocca s’erge, infatti, una scultura, Monumento alla Resistenza, opera di Umberto Mastroiani».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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