CENNI STORICI
«L'attuale centro storico di Scanno si formò dall'aggregazione di vari nuclei urbani o vici. Il più antico di essi è Betifulo, in seguito ribattezzato Sant'Angelo in epoca cristiana. Tra i secoli XII e XIII gli abitanti si trasferirono da Sant'Angelo in località Scamnum o Scagium o Scampium che corrisponde all'attuale zona della chiesa di sant'Eustachio. In una bolla di papa Adriano IV del 1156 vengono nominati i vari nuclei abitati che prendevano il nome dalle varie chiese in essi contenuti eccetto Frattura con la sua chiesa di San Nicola. Collangelo è l'attuale contrada sita ad est di Scanno in località Giardino in cui è stata ritrovata una epigrafe, la quale è l'unica testimonianza di una casa rurale in zona. I centri urbani di certo non si fusero prima del 1447 in quanto in quella data si ha notizia di alcuni edifici ancora disabitati. Il processo di espansione e di unificazione delle contrade di Scanno pare partire dalla zona alta del paese odierno, cioè la zona detta Terra Vecchia ove si aprivano le tre porte di accesso. Tra la seconda metà del Quattrocento e in tutto il Cinquecento il nucleo abitato si espanse a sud e ad ovest, mentre nei due secoli successivi Scanno conobbe un ulteriore espansione ma anche la saturazione di spazi edificabili liberi entro le mura: infatti fino a tutto il XIX secolo l'espansione si concentrò entro le mura, e solo nel 1909, quando venne costruita la strada Scanno-Villetta Barrea, vennero distrutte le mura urbane, il campanile della Chiesa di San Rocco ed alcuni palazzi; le rimanenti mura sono state inglobate in costruzioni più recenti. L'ultima fase di costruzione si ha nel XX secolo ...
Entro le vecchie mura del centro storico si aprivano quattro porte. La prima era sita presso la chiesa di Santa Maria della Valle e chiamata in gergo locale "La porta", mentre le altre porte si chiamavano Porta di Sant'Antonio o Codacchiola, Porta della Croce e Porta di Paliano o di Pagliaccio. Gli accessi pedonali e carrabili erano siti ove era più facile il loro utilizzo. La porta della chiesa di Santa Maria della Valle aveva la funzione di ingresso principale. Si ergeva di fianco alla chiesa omonima, mentre la facciata della chiesa si imponeva dall'alto guardando verso la valle il versante più difendibile. La Porta di Sant'Antonio risale verosimilmente al 1500. La sua funzione era quella di servizio alla gente residente nella parte settentrionale del paese per farla andare al lago e gestire le sue risorse (una strada della zona si chiama per l'appunto via dei Pescatori) ma anche per andare a lavorare alle terre irrigate di Porta Santa Maria della ValleAcquevive. Su questo accesso verrà costruita una officina idroelettrica alimentata mediante le acque piovane provenienti da monte. La Porta della Croce, che è l'unica ad essere intatta, è sita nel settore sud dell'abitato. La Porta di Paliano era sita presso il Palazzo di Rienzo ma non è da tutti accertata dato che dai carteggi comunali vengono citate tre porte e non viene menzionata la Porta Paliano. Tuttavia Alfonso Colarossi-Mancini afferma che presso il palazzo vi era un'apertura. Si può tuttavia supporre che la famiglia Di Rienzo stessa abbia provveduto alle spese di restauro e di manutenzione della porta dato che essa era di uso esclusivo della famiglia».
Bibliografia e Sitografia
http://www.visitscanno.it/cms/it/il-paese-di-scanno/architettura-scanno
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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