Monteprandone (mura, porta da Monte)

CENNI STORICI

Diversi documenti rimangono a memoria dei vari interventi di potenziamento e ristrutturazione delle difese di Monteprandone che, data la vicinanza al mare, fu strategicamente fondamentale per i Farfensi prima e per lo stato ascolano poi (dopo il 1300). Costruita intorno al XV secolo, cinge il colle dove sorge l'abitato in un circuito ovale interrotto da torrette che servivano a meglio controllare il circuito, e da basi scarpate costruite contro i colpi di bombarda. Fu, nel corso degli anni, aggiornata come difesa da possibili invasioni da parte dei turchi e dei pirati balcanici, chiamati uscocchi, che imperversavano nell'adriatico. Un tempo solo due porte permettevano l'ingresso: quella da Monte, ancora in buono stato, e quella da Mare, distrutta agli inizi del secolo, che sorgeva probabilmente nei pressi dell'attuale municipio. Molto ben conservata la cinta meridionale, è stata restaurata in alcuni tratti. Nonostante le abitazioni, che nei secoli hanno preso il posto dei camminamenti militari, riesce ancora a trasmettere un discreto fascino con i suoi contrafforti e le sue torrette; su una di queste, trasformata in balcone, è ancora visibile uno stemma scalpellato del comune. ... Formidabile struttura difensiva a guardia dell'accesso alle mura, [la porta da Monte] si apre a oriente nella parte bassa del paese. Difesa principalmente da una massiccia torre a sperone detta rivellino che oggi sopravvive senza la parte superiore. L'altra torre, opposta al rivellino, è stata aggiunta nel XX secolo e non ha nulla a che fare con le opere difensive originali. Sopra l'arcata della porta si intravedono ancora le merlature e le feritoie chiuse per ricavare spazi abitabili. Durante i lavori di restauro venne rinvenuto il dipinto con lo stemma ascolano, probabilmente murato nell'epoca delle soppressioni napoleoniche, che si è preservato fino a noi. Di interesse è l'antica porta con arco a sesto acuto, rafforzata da elementi in travertino, che si apriva sul lato occidentale rispetto a quella attuale, in un'angusta via che sale stretta tra il rivellino e la cinta muraria. L'ambiente interno, impreziosito da un'edicola con una statua della Madonna e da una piccola finestra ad oculo costruite successivamente, sfrutta l'elevato dislivello come ulteriore difesa.

Bibliografia e Sitografia

https://www.habitualtourist.com/cinta_muraria%28monteprandone%29

https://www.habitualtourist.com/porta_da_monte%28monteprandone%29

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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