Piobbico (castello Brancaleoni)

CENNI STORICI

«Il Castello Brancaleoni è un’imponente costruzione medievale-rinascimentale con le sue 130 stanze. L’ingresso gotico del Castello è sormontato dalla Torre dell’Orologio con il peculiare andamento antiorario. Entrati ci si trova nella Piazza Pubblica dove si può percorrere la Via Pubblica e il corridoio a cielo aperto della parte residenziale privata, visitare la Chiesa ottagonale di San Carlo Borromeo ricca di stucchi, affreschi e con … il passaggio segreto. Il cortile d’onore, ideato e fatto costruire dal Conte Guido Antonio I, capitano del Duca Federico di Montefeltro, risale al decennio 1470-80, infissa nella parete sud del cortile si trova lo stemma del Duca di Urbino, consegnato ai Brancaleoni dallo stesso Federico dopo la concessione del titolo ducale nel 1474. Questo cortile rettangolare, circondato da un portico ad arcate sostenute da colonne doriche, richiama il più ampio e maestoso cortile del Palazzo di Urbino. A piano terra è ospitato il “Museo degli antichi mestieri” dove fanno bella mostra i telai settecenteschi per la produzione artigianale del tappeto artistico di Piobbico e sono conservate le essenze naturali per la colorazione della lana (per es. il guado), oltre agli altri strumenti della civiltà contadina (carbonaio, falegname, fabbro, ecc.). Nell’Appartamento del Leon d’Oro, antica residenza privata dei conti, oggi si ammira la Collezione di abiti e gioielli seicenteschi appartenuti alla famiglia Brancaleoni, sfoggiati in occasioni particolari come feste, cerimonie, parate ecc., immersi in splendide sale decorate con affreschi e stucchi di fine cinquecento, tra i quali si annovera il pregevole Presepe di Federico Brandani. Nelle sale dell’appartamento nobile si trova la Camera Greca, camera del Conte Antonio II, affrescata con episodi di storia e mitologia greca, realizzati nel 1585, e la Camera Romana con affreschi tratti dalla storia romana, il “Ritratto di famiglia” e “Il paese e il castello di Piobbico” entrambi realizzati nel 1574, oltre ai “Camerini privati di preghiera” con affreschi rappresentanti scene del Nuovo e Antico Testamento. L’ala ovest del castello è caratterizzata dalla cosiddetta “Fuga di stanze”, prospettiva tipica dell’architettura rinascimentale, dove, grazie alle 11 stanze poste in successione, si può attraversare con uno sguardo tutto il fronte che dà sul paese. Nelle sale della dimora medievale affacciate sul secondo cortile interno, si trova l’esposizione delle ceramiche ritrovate all’interno del castello, reperti archeologici, una raccolta di numismatica, e la sezione ornitologica con esemplari della fauna tipica del Monte Nerone, tra cui l’aquila reale e il gufo reale. La parte più antica del complesso ospita il ricco Museo dei Fossili del Monte Nerone (oltre 5000), classificati e razionalmente, divisi hanno un’età compresa tra 2 e 200 milioni di anni, e, nei sotterranei, la sezione speleologica con la ricostruzione di un esemplare di Orso Spelaeus, vissuto trecentomila anni fa, e della grotta nel Monte Nerone dove ne sono stati trovati oltre cinquanta».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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