Orino (rocca)

CENNI STORICI

«Considerando le caratteristiche strutturali dell'edificio ed i pochi dati archivistici e storici disponibili, si ritiene ora generalmente che il nostro castello sia stato edificato attorno al XII secolo, quando la Valcuvia faceva parte del Seprio: il colmo della collina, costituita da rocce calcaree in strati, venne spianato sul lato Nord-Est e il materiale ricavato impiegato nella costruzione; la parte occidentale, più alta, fu utilizzata per erigervi il mastio. La costruzione sembrerebbe collegabile alle lotte che in quel XII secolo impegnarono i Comaschi e i Milanesi, interessando anche la zona della Tresa e i suoi castelli. In quel contesto appariva essenziale la realizzazione di un forte in Valcuvia in grado di evitare che truppe, superato il fiume Tresa, potessero, per la Valcuvia, portarsi su Besozzo e la pianura o su Varese. Tutto questo non esclude che sul luogo non sorgesse, in tempi ben più remoti, qualche antecedente fortezza, magari di epoca pre-romana, o, abbastanza verosimilmente, una delle tante torri di avvistamento di epoca tardo-romana od alto medievale sparse nel nostro territorio. Si tratta di un antico castello sito in mezzo ai boschi a nord-est del paese di Orino. La rocca servì a diverse popolazioni, sempre a scopi militari; venne smantellata ed abbandonata per oltre tre secoli, fino al 1912 quando fu restaurata e parzialmente ricostruita. La Rocca è un complesso di imponenti e suggestivi resti di un’antica fortificazione, che sorge isolato tra i boschi a quota 525 metri su un rilievo appena a nord di Orino, nel Parco del Campo dei Fiori, in posizione dominante sia gran parte della Valcuvia, sia il territorio verso il lago Maggiore e Laveno. Attorno ad essa vi era un ampio recinto fortificato probabilmente destinato al temporaneo ricovero di truppe e di colonne di passaggio o all’alloggiamento di presidii armati durante contingenze belliche.

La posizione di questo castello, oltre che adattissima per controllare le invasioni provenienti da nord, risultava anche felice dal punto di vista difensivo, occupando la cima di un colle non imprendibile, ma certo non facile da espugnare. Scaglionate lungo il percorso da Angera a Ponte Tresa, si sono individuate per il Medioevo diverse testimonianze di fortificazioni a controllo della strada (Brenta, Cuvio, Cuveglio). Tuttavia la Rocca di Orino rappresenta oggi la fortificazione della valle che meglio delle altre ha resistito alle ingiurie dei tempi. Localmente denominata “castel d’arian”, è da sempre legata alla storia lombarda. Sebbene l’attuale costruzione non dati prima del sec. XV, è ipotizzabile una presenza fortificata sul territorio anteriore a questa data, anche se attualmente mancano adeguati supporti documentari. La costruzione è costituita da un vasto quadrilatero cinto da un muraglione e difeso da torri; all’interno dell’ampio ricetto si trovano la cisterna e, all’angolo nord – ovest, la Rocchetta, probabilmente ricavata dal riattamento quattrocentesco della precedente fortificazione, oggi ormai in rovina, con una torre a sud – ovest. La merlatura sopra il muro di cinta all’ingresso principale, fa parte dei riadattamenti all’inizio del secolo, così come la rettangolare torre all’angolo nord-est e la torretta rompitratta a nord, pur mantenendo nel complesso inalterate le forme originarie».

 

 

Bibliografia e Sitografia

http://www.istitutosup-gavirate.it/studenti/ipertesti/castelli/Orino/orino.htm

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