MONTALTO PAVESE (castello Belcredi

CENNI STORICI

«Nel 1219 a Montalto c'erano due castelli: una rocca vera e propria , cinta di mura, baluardi, cortina, fossati e posti di vedetta ed una seconda casaforte munita di torre. Con molta probabilità la prima si trovava sulla spianata del colle dove è l'attuale maniero, l'altra andò distrutta nei secoli successivi. I lavori di costruzione dell'attuale Castello cominciarono per iniziativa di Filippo Belcredi nel 1593, come si legge in un'epigrafe posta all'ingresso. Èmunito di quattro torrioni tozzi e quadrati. L'edificio, con il suo piazzale volto a mezzogiorno, è arricchito da una fontana monumentale, pergolati, chioschi, scale, terrazze, due giardini che circondano la costruzione: uno all'italiana rigorosamente simmetrico, l'altro all'inglese, con boschi di larici e roveri. L'intero palazzo è riccamente decorato. Il fianco destro della costruzione è decorato con stemmi, lapidi e capitelli di vari stili classici» - «I lavori per erigere il Castello iniziano nell’anno 1593, come riportato in un’epigrafe posta all’ingresso, e seguitano nei secoli successivi sino agli anni delle conquiste napoleoniche. Viene eretto un imponente e vasto palazzo signorile sulle fondamenta di un’antica costruzione del V secolo. Tra le tracce della fortificazione passata, demolita durante la dominazione spagnola, spicca la grande torre quadrata, priva di merlature e quasi certamente il mastio dell’antico castello. La torre caratterizza il profilo dell’edificio che si individua già da lontano, anche a causa della posizione dominante. Pur costruito sui resti della casaforte, l’edificio viene declassato dai siti militari e ingentilito: anche il marchese Giuseppe Belcredi abbellisce il suo maniero per ricevervi illustri ospiti, tra cui Alessandro Volta, per i quali faceva mettere in scena degli spettacoli teatrali. Nella seconda metà del XVIII secolo, il castello viene abbandonato e all’inizio del ‘900 viene acquistato dai Balduino che lo ristrutturano in stile settecentesco. Oltre a saloni riccamente arredati, nel piazzale interno su cui affacciano quattro torrioni, vi è anche una cappella con due campanili. Due giardini circondano il maniero: uno all’italiana, geometrico e regolare, e l’altro all’inglese, ombreggiato da boschetti».

Bibliografia e Sitografia
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PROVINCIA

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V sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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