CENNI STORICI
«La storia di Rivarolo è improntata sulla presenza della dominazione Gonzaghesca sul territorio, di cui resta ancora traccia nell'antica cinta muraria. ... Ai primi del 1400 i Rivarolesi si sottomettono spontaneamente ai Gonzaga di Mantova. Inizia il trasferimento della popolazione dall'antico insediamento verso la zona dove esisteva un oratorio sul quale fu poi costruita la Chiesa parrocchiale. Il borgo tende ad ingrandirsi. Proprio allora il suo sviluppo è radicalmente determinato dalla figura del principe Vespasiano Gonzaga. Egli faceva parte di un ramo cadetto della famiglia e risiedeva nel borgo fortificato di Sabbioneta, da lui stesso ideato quale realizzazione del modello di città ideale descritto nei trattati rinascimentali. Vespasiano ottenne il potere su Rivarolo dal padre Luigi Gonzaga. Sia Rivarolo che Sabbioneta facevano parte di un sistema di piccoli Principati affidati ai rami cadetti e facenti capi al potere politico di Mantova. Rivarolo restò tuttavia secondario rispetto a Sabbioneta, tanto che Vespasiano non esitò ad abbatterne il castello per costruire le mura della sua città ideale. Solo più tardi, pentito per aver impoverito il paese, si impegnò a ricostruirlo. La nuova distribuzione urbanistica, con vie diritte che si intersecano ortogonalmente dando origine alla piazza (sulla quale si attestano edifici signorili), fu con molta probabilità disegnata dal principe stesso. Alla morte di Vespasiano, Rivarolo passa a Scipione Gonzaga. Quest'ultimo migliora la struttura urbanistica del paese completando l'opera di Vespasiano. Le mura e le porte merlate sono rinforzate e sono creati spaziosi vicoli. In paese sono aperte Porta dell'Ospedale (Porta Mantova) e Porta della Piazza (Porta Parma). Dopo essere stato territorio di dominio Francese e Austriaco nel '700, nel 1868, con la costituzione del Regno d'Italia e la distribuzione provinciale, Rivarolo e la sua frazione Cividale passano definitivamente in Provincia di Mantova. La distribuzione urbanistica del paese è stata notevolmente influenzata dal riordino voluto da Vespasiano Gonzaga. La caratteristica più importante del tessuto urbano del centro storico di Rivarolo Mantovano è senza dubbio l'impianto ortogonale dei suoi tracciati stradali, i conseguenti isolati che si vengono a formare e la cinta muraria perimetrale che racchiude l'intero abitato in una forma rettangolare. Ad una rigorosa impostazione unitaria del tessuto urbano corrisponde un'edilizia sostanzialmente compatta lungo tutti i fronti stradali, in cui è particolarmente raro trovare delle emergenze che si distinguono in modo particolare, ad eccezione della piazza principale su cui prospettano gli edifici più importanti, dal Palazzo del Podestà (ora sede comunale) al palazzo dei conti Penci, a tutti i fabbricati prospicienti la grande piazza, posti lungo i due lati più lunghi, che, oltre ad essere architettonicamente significativi, sono tutti caratterizzati da un ampio porticato, dove trovano posto le principali attività commerciali. Al suo interno il paese è diviso in borghi, ognuno dei quali porta un nome antico e significativo dei monumenti che vi sono collocati. Nel Borgo Vecchio troviamo la Chiesa dell'Annunciata, costruita nel 1416 sopra un antico oratorio e ristrutturata nel 1807. La Piazza è completamente circondata da portici di varie epoche. Nel lato Est si trovano i portici più antichi e la Sinagoga, rimasta integra nella struttura muraria. A Nord della Piazza vi è la Torre dell'Orologio con il Palazzo Comunale eretto nel 1400. Il lato Sud della piazza è chiuso dall'imponente Palazzo dei Conti Penci di Gori, costruito nel 1522, ma non terminato; caratteristico è il sottostante porticato in cotto. Nel Borgo di S. Rocco esisteva il convento di S. Chiara con la Chiesa di S. Rocco, attualmente non ben identificabili perché in gran parte demoliti nel 1777. Il Borgo si apriva a Ovest con porta Cremona edificata nel 1787. Borgo Nuovo è la zona del Paese che sbocca nella Porta di Tornata, uscita chiusa nel 1847 per aprirne un'altra accanto alla Chiesa di S. Bartolomeo: Porta Brescia. In questo borgo, che è la parte di paese edificata più di recente, esistono alcune costruzioni pregevoli, oltre alla sopraccitata Chiesa di S. Bartolomeo, costruita nel 1684. Il quarto borgo del paese è Borgo Fontana. Le tre porte di accesso al paese ancora esistenti sono sovrastate da due torrioni merlati».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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