CENNI STORICI
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«La Torre di Pendolasco è una massiccia costruzione tardo medioevale, a pianta quadrata, che si trova in località Torricello, in una posizione dominante rispetto al paese e al fondovalle. Il toponimo Torricello (da Toresellum) comprende tutta la zona della Torre, le case delle famiglie Pizzatti Casaccia e le vigne sottostanti. La Torre ha un aspetto solido e severo per i conci in granito squadrato di grandi dimensioni. Si ipotizza una sua iniziale funzione difensiva: circondata da un orto cinto dal muro, aveva un pozzo, forse costruito per garantire la riserva idrica in caso di assedi prolungati; non si spiega diversamente questa presenza visto che il paese è ricco d’acqua. Fu poi residenza signorile. Cenni storici. 1490 La torre appartiene alla famiglia dei da Pendolasco. Essi hanno una florida condizione economica e quindi una posizione sociale di prestigio in valle. Anche politicamente occupano un posto di rilievo; le frequenti lotte tra la fazione dei guelfi, a cui appartengono, e quella dei ghibellini spiegano la costruzione, in luogo strategico, di una torre, dove però non vivono. La loro residenza è a Pendolasco (nome che a quei tempi indicava solo la zona posta a sud ovest rispetto alla chiesa di san Fedele). A metà del Cinquecento presso la Torre si stipulano atti di compravendita. ... 1904 La parrocchia di san Fedele, che aveva mantenuto il possesso della Torre anche nel periodo napoleonico in cui molti beni ecclesiastici furono confiscati, la vende al Municipio di Pendolasco, che la adibisce a sede delle scuole comunali. Dopo la seconda guerra mondiale, quando viene costruito il vicino edificio per accogliere la scuola elementare, la Torre diventa sede dell’asilo parrocchiale e poi, per breve tempo, della scuola materna statale.
Deturpato da interventi funzionali agli usi più recenti (scuole comunali, poi scuola materna), l’edificio è oggetto di un recente restauro. Durante i saggi stratigrafici compiuti sugli intonaci dei vani interni sono venuti alla luce affreschi tardo cinquecenteschi ben conservati sotto alcuni strati di calce e tempera. Al primo piano dell’edificio ci sono due “camerae pictae” di grande interesse anche perché i soggetti sono a carattere profano. -1a. camera picta: c’è un fregio con putti separati tra loro da figure di animali e un volto maschile. -2a. camera picta: ci sono figure femminili di cariatidi e figure maschili a grandezza d’uomo e un fregio simile al precedente. Sulla parete nord è già affiorato anche lo stemma della famiglia Sermondi. Ci sono fregi anche negli intradossi delle finestre e specchiature a finto marmo nello zoccolo inferiore. Il soffitto ligneo a cassettoni era stato celato da un controsoffitto ora rimosso. Le due camere sono collegate tra loro da una porta incorniciata da piedritti (struttura verticale con funzione di sostegno) e architrave in pietra. In fondo alla prima camera un portalino dà accesso alle scale in pietra che salgono al secondo piano. Originariamente le scale partivano dal locale a volte posto a pianterreno.
L’Amministrazione comunale di Poggiridenti sta attuando (2002) un piano di intervento di recupero che è, nella prima fase, di carattere conservativo. Si pensa di adibire la Torre a luogo simbolicamente rappresentativo della vita civile del paese, destinandolo a incontri, conferenze e altri eventi culturali. Mentre l’esterno dell’edificio è severo e un po’ cupo, le sale interne hanno riservato interessanti sorprese, nascoste sotto i dipinti dei personaggi delle fiabe che allietavano le pareti della scuola materna. Le più recenti indagini stratigrafiche sugli intonaci delle due camerae pictae, eseguite nel 2000 dal restauratore Giorgio Baruta, evidenziano l’importanza del ritrovamento degli affreschi. Nella sua relazione egli parla di “nuovo dinamismo formale e fluidità materia pittorica attuata attraverso vivaci contrasti di luce, ombra, colore. (…) Si tratta di dipinti eseguiti con la tecnica del ‘buon fresco’..si vedono con precisione le giornate e le incisioni dell’intonaco, che sottolineano i contorni delle figure.».
Bibliografia e Sitografia
http://scuole.provincia.so.it/smligari/Poggiweb/T_Pendolasco.htm
Articoli di approfondimento
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XV sec.
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