CENNI STORICI
«...Tornando da Certalto verso Macerata è possibile imboccare una via in direzione Cerignano. Si oltrepassa così il minuscolo borghetto di Ca Madìa, lasciandoselo sulla sinistra. Qui restano abitazioni rurali avvolte dalla leggenda che vorrebbe, in questo luogo, la presenza di alcune grotte che oltrepassavano il colle dove, un tempo, gli abitanti locali vi riponevano attrezzi e formaggi. Da Ca Madìa la strada prende a discendere; in alto, su un vicino colle, compare il borgo di Palazzo Dolcino e, in basso, la torre di Cerignano. Si tratta di una torre poligonale residua di una piccolissima fortificazione qui piantata a guardia della valle. La torre ha subìto recenti interventi di restauro ed oggi si presenta in buono stato di conservazione. A prima vista, non prestando troppa attenzione a questo manufatto, ci si chiede il senso di una torretta posta praticamente in piano, nel fondo di una valle, circondata soltanto da qualche fratta ed un fosso spesso in secca. Qui, nel medioevo, si trovavano importanti percorsi che permettevano a chi proveniva dal vicino castello di Montecerignone (dalla seconda metà del 1300 sede del “Comune di Montefeltro” e, dunque, luogo importante) di tagliare verso Urbino, città comitale. In più, proprio alle spalle di Cerignano, verso est, si trovava l’importante centro di Valle di Teva (ora in comune di Montecerignone). Cerignano sorge dunque in un importante crocevia, come centro nelle mani dei Malatesti di Rimini . La sua torretta, quattrocentesca, che però non doveva essere isolata, ma circondata da mura e, probabilmente, da altre torri simili, somiglia particolarmente a quella presente all’ingresso del castello di Frontino, sempre nel Montefeltro, appena superato il cimitero cittadino. ...».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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