CENNI STORICI
«Le prime fonti storiche facenti riferimento a Garlasco risalgono al X secolo e consistono in due diplomi imperiali: col primo (909), l’imperatore Berengario I dona molti possedimenti garlaschesi ad Agiverto, arciprete di San Giovanni Domnarum in Pavia; col secondo (981), Ottone II sancisce l’assegnazione di Garlasco al monastero di San Salvatore, anch’esso in situato Pavia. Nel basso Medioevo, analogamente ad altri centri della zona, il borgo di Garlasco si trova al centro di aspre contese territoriali. In quel periodo la sua fortezza assume un ruolo di spicco nel sistema difensivo pavese, tanto da venir definita propugnaculum Papiae. Nel 1436 il borgo, in possesso dei Visconti, viene dato in feudo alla famiglia dei Castiglioni, che ne manterrà il controllo fino alla fine del XVIII secolo. Oggigiorno, delle strutture difensive di cui parlano i citati diplomi imperiali non resta traccia se non nei toponimi del centro storico (via delle Mura, via della Cinta). Testimonianze dell’esistenza di un castello sono invece costituite da un torrione medievale, a margine di Piazza Piccola, e dalle fondamenta di alcuni edifici adiacenti, a base scarpata. Ristrutturato verso la fine del secolo scorso, il torrione ospita attualmente alcuni uffici comunali» - «Il castello di Garlasco fu uno dei più importanti della Lomellina, per solidità e per dislocazione strategica, peculiarità queste che gli valsero il titolo di propugnaculum Papiae. Sorto su rovine di preesistenti fortilizi medievali, esso dovette assumere nel XIV-XV secolo le forme proprie della tipologia castellana lombardo-viscontea, caratterizzata da organismo a corpo quadrangolare su corte e torri quadrate agli angoli. Tale appare la conformazione del torrione visibile alle spalle della piazza, l'unica parte originale del castello, accanto a pochi resti di fondamenta e ad un'altra piccola torre. Il fortilizio subì vari saccheggi e distruzioni nel tempo, le più rilevanti delle quali nel 1524. La ricostruzione delle parti devastate non si mantenne fedele alla tipologia originaria e diede luogo ad una soluzione architettonica di stile eclettico».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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