CENNI STORICI
..Corteolona fu sede, nell'alto medioevo, della corte Longobarda e deve la propria fondazione probabilmente a re Liutprando, sui resti d'una villa romana. L'Imperatore Lotario datò dal paese il "capitolare" cui si fa risalire l'atto di fondazione dell'Ateneo Pavese (825). Vi sostarono re ed imperatori carolingi. Dopo la caduta del Regno Italico le fortune del paese declinarono rapidamente, cosicché venne infeudato a diverse famiglie, dopo essere stato donato dalla moglie di Lotario II, nel secolo X, al monastero pavese di San Salvatore, cui rimase fino alla Rivoluzione francese. Nei primi decenni del 1800 la località fu più volte occupata da truppe francesi ed austriache. Il nome del paese consta in due parti: Olona, dal fiume omonimo, e Curtis, particolarmente usata nella tarda epoca romana. Esso deriva da Chorte, che equivale, nel linguaggio popolare, a "corte". ... Corteolona era già denominata Curtis all'epoca di Alboino (568 d.C.), ma non fu fondata dai Longobardi in quanto esisteva come villa romana. Che tale villa fosse importante e posta in luogo dominante lo conferma il fatto che le fu assegnata dai Longobardi il ruolo di residenza rurale e seconda capitale. Lo dice il loro storico Paolo Diacono. Secondo il Codex diplomaticus Longobardorum la Curtis Olona aveva un'estensione di mille "mansi" coltivati e si estendeva sulla sinistra del fiume Olona fino al Po e, a nord, fino al territorio di Inverno. Essendo ogni "manso" di circa quattro ettari, si calcola che la Corte avesse una superficie di circa 60.000 pertiche milanesi attuali, cifra abbastanza rilevante anche per quei tempi. Dell'antica villa e poi del monastero dei Benedettini non si è però, finora, trovato nulla nei fabbricati della Cascina Castellara che serva da sicura testimonianza. ... A Corteolona, re Liutprando (712-744) fece costruire una fastosa residenza reale, abbellita da marmi, colonne e mosaici preziosi che fece arrivare apposta da Roma. Il Palazzo si trovava nei pressi dell’attuale cascina Castellaro. Anche dopo la caduta dei Re longobardi, il Palazzo di Corteolona continuò a essere frequentato dai sovrani carolingi e del Regno Italico».
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X sec.
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