Monzambano (castello)

CENNI STORICI

«Una vecchia via feudale conduce al castello, scuro e severo, posto su un colle. Con la sua chiesa entro le mura, doveva offrire rifugio alla popolazione minacciata probabilmente dagli Ungari nel secolo X. Questi castelli non erano dimore dei signori del luogo, ma quasi sicuramente servivano come alloggiamento alle guarnigioni di vigilanza, come luogo di rifugio d'emergenza per la gente del borgo che lì si barricava portando con sé anche il bestiame e le scorte. Oltre alla chiesa c'era il pozzo che assicurava il rifornimento idrico. La costruzione potrebbe anche risalire al tempo e alla volontà di Matilde di Canossa. Passò ai Veronesi in seguito alla sconfitta dei Mantovani a Ponte Molino nel 1191. La pianta, di poligono irregolare, segue l'andamento del poggio e presenta quattro torri e due masti, l'uno a sud e l'altro a est, mentre la cortina è interrotta nella strozzatura rivolta al borgo dall'ingresso, costituito dalla porta carraia e da una pusterla con bolzoni per sollevare il ponte levatoio ora scomparso. Alla fine del 1300 risalgono il ponte e la passerella levatoia con chiusura ad antoni e saracinesca. La costruzione ricorda uno scudo con la facciata rivolta verso il paese. Si impone la torre civica con l'orologio a nord-est e una torre di guardia a sud. L'insieme ricorda un'autentica fortezza. Attorno alle mura poderose correva il camminamento su delle lastre di pietra, usate poi per rivestire il basamento della facciata del S. Michele; sotto la merlatura sono restati i buchi dove erano infisse le mensole che sostenevano i camminamenti di ronda. La muratura presenta ciottoli di pietra misti a rottami, ogni tanto intercalati da mattoni. I merli che hanno subito le ingiurie del tempo sono guelfi e portano alternate le feritoie. All'interno del castello recentemente sono stati trovati resti di una necropoli, con alcune tombe e una fossa comune, probabilmente del IX-X secolo».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

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X sec.

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Restaurato

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